Esposto contro il taglio della linea 33 di Valcanneto. Disagi continui a Cerveteri e Ladispoli.
Ora i cittadini passano al contrattacco. Stufi di attendere quelle risposte tanto attesa dalla classe politica presentano un esposto nella caserma dei carabinieri di via Pertini a Cerveteri contro le corse tagliate nel 2025. In particolare i residenti di Valcanneto, frazione etrusca di oltre 4mila unità, si giocano l’ultima carta, quella legale, per cercare di far riattivare la linea 33 la cui assenza da un mese e mezzo sta penalizzando tantissimo i pendolari, tra cui gli studenti delle scuole del comprensorio.
Alcuni cittadini, nella denuncia, hanno tirato in ballo il comune di Ladispoli e la Seatour, la ditta che si occupa del servizio di trasporto pubblico integrato nelle due località costiere del litorale. «La cancellazione di questa preziosa linea – spiega uno dei residenti nel suo esposto – ha creato l’oggettiva impossibilità a lavoratori, pensionati e studenti di raggiungere liberamente le rispettive destinazioni. Di conseguenza, la mancanza di un bus che colleghi direttamente Valcanneto con la stazione ferroviaria di Palidoro, ad esempio, lede il diritto alla mobilità».
Sarà la Procura di Civitavecchia a stabilire se si sia verificata un’interruzione di pubblico servizio oppure no e se chi di dovere avrebbe dovuto lasciare del tempo per organizzarsi prima di tagliare così in modo netto. Di fatto c’è da dire che l’offerta si è notevolmente ridotta sul comprensorio. I passeggeri possono contare solo su sporadiche corse, mattutine, tra Valcanneto e la stazione di Ladispoli-Cerveteri. Conseguenza: autobus sovraffollati, orari che non collimano con quelli di arrivo e partenza dei treni per la Capitale e questo ovviamente è un altro disservizio che si è venuto a creare in modo inaspettato. Per non parlare poi dell’assenza di un collegamento, al ritorno, da scuola o dagli uffici di lavoro.
Il comitato di zona di Valcanneto. «Quello che succede per il Tpl di competenza dei comuni di Ladispoli e Cerveteri – svolto da Seatour Spa – conferma purtroppo questa regola: non per colpa dei servizi, ma per la responsabilità di chi amministra, che dovrebbe prendere delle decisioni utili per i cittadini. Purtroppo, però, quando si tratta di cittadini ordinari si può anche aspettare e, soprattutto, quando una cosa funziona bene, allora è necessario smantellarla. Il balletto della linea 33 che collegava Valcanneto con la stazione di Torre in Pietra-Palidoro sta continuando da tempo senza che nessuna decisione venga presa. Le nostre iniziative per far parlare tra di loro le amministrazioni interessate (che non si capisce perché non dialoghino automaticamente su questi problemi comuni) hanno portato ad un incontro nei primi di gennaio. A distanza di un mese però di decisioni non si vede luce e intanto i cittadini, tra cui molti studenti e pendolari e tanti anziani, rimangono a piedi e si devono organizzare alla meglio, anche elemosinando passaggi in auto da amici e parenti per raggiungere la stazione ferroviaria, dove inizia per loro un altro auspicato e possibilmente puntuale viaggio per raggiungere la propria destinazione».
Le reazioni. Il sindaco cerveterano Elena Gubetti: «Chiederò la convocazione urgente di un tavolo in cui devono essere presenti tutti gli attori coinvolti perché non si può permettere a nessuno di sospendere un servizio essenziale come quello della linea 33. Le ampie rassicurazioni ricevute nell’ultimo incontro tenutosi a Ladispoli con il sindaco Grando devono essere rispettate». Parola anche al vicesindaco e assessore alla Mobilità e ai Trasporti di Ladispoli Renzo Marchetti: «Ci è stato chiesto di interfacciarci con la ditta Seatour a cui abbiamo inoltrato tutte le richieste della popolazione. Vogliamo favorire di nuovo i collegamenti tra Ladispoli e Cerveteri, e la Seatour ha preparato una sorta di variazione per ovviare alla criticità. Vedremo in queste ore, la volontà di superare tutte le difficoltà c’è»