TILIA TOMENTOSA
Il Tiglio argentato è un albero robusto, molto bello, che cresce lentamente e può vivere più di mille anni. E’ alto sino a 30 metri, termina con una chioma, fitta e larga di rami, a forma di uovo. E’ ben piantato sulla terra con lunghe e molteplici radici laterali.
Colpiscono, nella teoria paracelsiana dei “segnali della natura” i giovani getti tomentosi (termine botanico di origine vegetale che significa coperto di peluria lanuginosa) e le gemme che sono vellutate come la pelle di un bambino. Giovani getti e gemme, due opposti nella cronologia umana che sono agli antipodi e non coincidono affatto.
Il nome Tilia (deriva dal greco “pliton”), ossia ala sta ad indicare la brattea (foglia modificato che ha funzioni protettive del bocciolo)dei peduncoli dei fiori. E’ come se stesse a significare una dolce culla avvolgente la futura nascita del fiore. Un “ala – pliton” davvero protettiva.
Fiore vegetale equivale al bambino del mondo animale – umano. I frutti verranno dopo con l’avanzare dell’età. Le gemme ed i fiori richiamano la nascita e l’età infantile. La Tilia è un’ala protettiva materna che protegge il bocciolo.
Il Tiglio tomentoso, chiamato anche argentato per l’aspetto delle foglie, preferisce il calore del sole ed, in tenera età, come un bambino piccolo, non resiste al freddo né alla mancanza di acqua (condizioni di siccità).
Qual è la sua proprietà principale? Come viene utilizzato in fitoterapia, o per meglio dire in gemmoterapia? Come dolce tranquillizzante vegetale grazie alle sue proprietà sedative e spasmolitiche. Non illudiamoci però, siamo ben lontani dell’efficacia e potenza terapeutica degli ansiolitici e/o ipnoinducenti della medicina convenzionale. E’ a livello della valeriana, passiflora, melissa, poco più o poco meno, a seconda dei soggetti. E’ leader, sempre però, negli stati ansiosi, nell’insonnia, nelle distonie neurovegetative dei bambini piccoli (e non solo).
E’ completamente privo di tossicità tanto da poter essere utilizzato in gravidanza (utero come corolla). Figuriamoci se non è utile nei bambini. Aggiungerei anche nei soggetti molto anziani (la peluria sulla cute) assai vulnerabili psichicamente agli ansiolitici sedativi farmaceutici.
Le gemme della Tilia tomentosa possiedono, quali principi attivi, soprattutto derivati terpenici, dalle proprietà sedative ed antispasmodiche, ma anche il <Farmesolo, un alcol sesquiterpenico alifatico che depura favorendo la sudorazione (emuntorio cutaneo) e l’emissione di urina (emuntorio renale). Il gemmoterapeutico si ottiene dalla macerazione in soluzione idroalcolica 1 DH di gemme primaverili di Tilia Tomentosa> (F.Piterà. Compendio di Gemmoterapia clinica. De Ferrari. Genova 2004).
La sua indicazione principali è lo stato ansioso nei bambini e nei soggetti anziani. Età opposte ma allo stesso tempo equivalenti come condizioni vitali, piuttosto deboli e bisognare di protezione.
Posologia: MG 1 DH 20 – 50 gtt, diluite in un po’ d’acqua, da 1 a 3 volte al giorno. Per quanto concerne l’insonnia, sempre nei due esterni della vita, il gemmoterapico (F.Piterà op. citata). Nella mia pratica clinica ho spesso utilizzato il gemmoterapico nell’ansia, nelle distonie neurovegetative, nell’insonnia del bambino piccolo o del soggetto anziano che non aveva mai utilizzato farmaci a base di benzodiazepine. Ho provato, in quest’ ultimi soggetti, ad utilizzarlo nel dimezzamento dei sonniferi ma con scarsi risultati clinici. Né ho esperienza clinica riguardo alle ipotetiche proprietà ipotensive negli stati si stress che portano a stati di ipertensione arteriosa.
Alcuni autori riferiscono eccellenti benefici. Personalmente, nelle crisi ipertensive, “ci vado con i piedi di piombo”. Mi avvalgo della terapia convenzionale cardiologica. Né ho utilizzato, non le gemme ma i fiori del Tiglio, nel rendere il sangue più fluido, meno viscoso, al pari di antiaggregante, acido acetilsalinico (100 mg/die, Cardioaspirin) o clopidogrel (75 mg Plavix). Eppure il famoso fitoterapeuta francese H.Leclerc (Precis de phytothérapie Masson, Paris 1976) attribuì ai fiori dell’albero una capacità nel trattamento delle patologie con iperviscosità, ipercoagulabilità ematica aumento di globuli rossi. Forse sarebbe il caso di indagare con serie ricerche scientifiche.
Di Aldo Ercoli

Aldo Ercoli