Terni, la mostra “Segni di memoria” di Silvia Piconi

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L’inaugurazione sabato 10 maggio al CAOS di Terni 

Sabato 10 maggio alle 18 a Terni inaugurazione della mostra SEGNI DI MEMORIA personale dell’artista Silvia Piconi, a cura di Olga Strada, che si terrà nella Project Room Sala Ronchini del CAOS – Centro Arti Opificio Siri.
Un progetto artistico e performativo che riflette sulla trasformazione dei luoghi di archeologia industriale attraverso il linguaggio dell’arte contemporanea e dell’azione corporea.
Silvia Piconi utilizza la pratica artistica come mezzo di dialogo con la memoria storica dei siti industriali abbandonati, evocando le tracce del passato con performance che fondono grafica, simboli e movimenti corporei. L’ipnosi, tecnica che l’artista ha trasposto dalla sfera clinica a quella artistica, diventa lo strumento per superare i confini della percezione e attingere alla profondità
Le fotografie in esposizione sono state scattate in siti di archeologia industriale, localizzati prevalentemente tra Roma, Papigno e Narni, con l’obiettivo di risvegliare cura e attenzione riguardo la bellezza e il potenziale espressivo di questi luoghi dimenticati.
La provincia di Terni è particolarmente ricca di questi luoghi oggi dismessi perché considerati non più produttivi e lasciati cadere su sé stessi in stato di abbandono anziché essere restituiti alla collettività.
La centrale idroelettrica di Papigno è uno dei più interessanti edifici di archeologia industriale d’Italia, dismesso negli anni Settanta e acquistato dal Comune di Terni nel 2005. Il progetto di recupero del luogo, ideale per una sistemazione museale, non è stato ancora avviato.
Il CAOS, esempio virtuoso di recupero di un edificio industriale per trasformarlo in un centro di arte e cultura contemporanea, è la location adatta per la mostra di Silvia Piconi.
L’obiettivo della mostra è sensibilizzare il pubblico alla bellezza intrinseca e all’energia che continua a vivere in questi luoghi dimenticati, trasformandoli in spazi contemporanei capaci di accogliere nuove forme di espressione artistica.
Come la curatrice Olga Strada dichiara: “Nel progetto artistico ospitato negli spazi del Centro Arti Opificio di Siri, l’attenzione dell’artista si sofferma su tredici architetture (numero destinato ad ampliarsi, data l’interesse che l’originale idea dell’artista ternana sta riscontrando) facenti parte della famiglia storico-architettonica dell’archeologia industriale. Da scienza che studia l’origine della civiltà automatizzata e delle strutture da quest’ultima derivate, tale categoria si è arricchita di valenze ulteriori, ed è in tale contesto che va letto il progetto di Silvia Piconi. Le strutture architettoniche individuate in giro per l’Italia, non dissimili da scheletri di esseri fantastici, rimandano alla fascinazione che delle rovine romane ebbe Piranesi, la cui estetica della decadenza amplificò l’interesse verso le maestose vestigia dell’antichità. In un certo senso è come se i mastodonti di ferro e calcestruzzo, oggetto dell’indagine dell’artista si ricongiungessero nuovamente, grazie all’interazione performativa, con il flusso del loro passato storico e si impreziosissero della poeticità che la patina del tempo ha loro impresso.
Inaugurazione il 10 maggio 2025 alle 18.00 con la presentazione di Michela Bordoni, Assessore alla Cultura, Chiara Ronchini, Coordinatore CAOS e della curatrice Olga Strada.
 A seguire alle 18.30 performance dell’artista, accompagnata al violino da Gustavo Gasperini. Con il contributo di: FIDAPA, BPW ITALY, Sangraf International, Siralab, Ditta Piconi Evidio, Fucine Umbre, Vetro Latino, Assicurazioni Generali, Marchetti Vini Umbria. Coop. Le Machine Celibi, Caos Museum
La mostra è realizzata con il patrocinio del Comune di Terni e il contributo di: FIDAPA, BPW ITALY, Sangraf International, Siralab, Ditta Piconi Evidio, Fucine Umbre, Vetro Latino, Assicurazioni Generali, Marchetti Vini Umbria. Coop. Le Macchine Celibi.
Orario: giovedì-domenica 10-13 e 16-19
Per info:
Silvia Piconi è un’artista contemporanea il cui lavoro nasce dall’intreccio tra arte performativa, psicologia e realtà quantica. Laureata in psicologia e specializzata in psicoterapia, ha esteso la sua ricerca attraverso la pratica dell’ipnosi, utilizzata come strumento creativo per esplorare la memoria contestuale, collettiva e personale. Le sue opere, che combinano movimento corporeo e installazioni visive, hanno dato vita a performance in siti industriali abbandonati e luoghi dal forte impatto simbolico. L’approccio di Silvia Piconi mira a rendere tangibile l’invisibile, indagando le tracce del passato e la loro risonanza nel presente, con uno sguardo attento alla trasformazione e alla rigenerazione degli spazi urbani e naturali. Questa sua personale modalità di lavoro le permette di dare a un” pensiero concreto”, la forma di un “pensiero astratto”, così, nel suo lavoro la mente inizia ad avere una sua personalità e a mostrare un suo specifico carattere. L’artista ha iniziato questo suo percorso già nel 2017 dialogando con il suo corpo con alcune delle sculture ospitate nell’affascinante “Parco della Serpara” a Civitella d’Agliano, voluto e abitato dallo scultore svizzero Paul Wiedmer. In seguito, nel 2018, è intervenuta al Parco delle sculture di “Aurelio De Felice” sito a Torreorsina (TR) e con alcune di quelle che segnano il tessuto urbano della città di Terni. Nel 2019, l’artista ebbe il coraggio di affrontare, rievocare e rielaborare i vissuti di una terra profondamente ferita e segnata dal terremoto, la Piana di Castelluccio di Norcia in Umbria a 1452 metri di altitudine, in una performance realizzata in pieno inverno, dentro la neve, senza protezione, a una temperatura sotto lo Zero. Tra le diverse performance ricordiamo la residenza d’artista e il lavoro proposto sulle interazioni sociali realizzatosi nel 2019 all’interno del museo di arte contemporanea il “MACRO” di Roma. Tra il 2022 e il 2024, ricordiamo alcune delle azioni estetiche, tra cui “Azioni”, alla Rocca Albornoziana di Narni, “Racconti del XXI Secolo”, Palazzo Vignola, Todi e “L’Impeto della Fralezza”, Gualdo Cattaneo. Per ulteriori informazioni e contatti: www.silviapiconi.com piconisilvia@yahoo.i
                                               Andrea Macciò