Tampon Tax, Ladispoli Attiva: “gli assorbenti non sono un bene di lusso”

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Ladispoli Attiva: “Aboliamo la tampon tax. Riduciamo al 4% l’IVA sugli assorbenti nelle farmacie comunali”.

Già da molto tempo a livello europeo si discute dell’iniquità della Tampon Tax, ovvero l’IVA applicata su assorbenti, tamponi e coppette mestruali. In Italia vigono tre aliquote IVA: l’aliquota minima del 4% per i prodotti considerati di prima necessità; l’aliquota ridotta del 10% per particolari prodotti alimentari e servizi turistici; e quella ordinaria del 22% applicata su prodotti e servizi non essenziali, tra i quali troviamo i beni di lusso ma anche gli assorbenti.

È stato calcolato che in media una donna, nel corso della sua vita, affronti circa 500 cicli mestruali, consumi una media di 10 mila assorbenti, spendendo circa 2.000 euro di assorbenti.

L’Italia è il sesto paese UE in cui l’IVA sui prodotti igienici femminili è più cara. Diversi paesi europei negli ultimi anni sono intervenuti a correggere questa stortura, riducendo l’IVA fino al 5% o, nel caso dell’Irlanda, eliminandola del tutto. Ricordiamo che la crisi dovuta alla pandemia ci ha consegnato 101 mila nuovi disoccupati, di cui 99 mila sono donne (ISTAT febbraio 2021). La pandemia ha approfondito ulteriormente le disparità di genere già esistenti.

Tassare gli assorbenti come fossero un bene di lusso, anziché un bene di prima necessità, significa continuare a chiudere gli occhi di fronte alle disuguaglianze di genere che caratterizzano la nostra società. In direzione ostinata e contraria, Ladispoli Attiva propone di ridurre al 4% l’IVA sugli assorbenti in vendita in tutte le farmacie comunali. Un’iniziativa simile è stata portata avanti da altri comuni e può essere senz’altro replicata con successo nella nostra Ladispoli.