Stato di emergenza: proposta la proroga al 31 ottobre

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Oggi si discute alla Camera la proposta di Conte.  Dibattito in Senato sulle motivazioni. 

“Nella nostra Costituzione non è previsto lo stato di emergenza per questo motivo si è reso necessario in questi mesi costruire un percorso ad hoc. Il fatto che nella Costituzione non sia previsto non significa che sia illegittimo costruirlo” Apre con queste parole la discussione ieri in Senato, durante la quale  il premier ricorda che dal 2014 il Governo ha dichiarato lo stato di emergenza ben 154 volte e lo abbiamo prorogato 84 volte. Lo Stato d’emergenza esiste – dichiara – è previsto da una norma di rango primario al decreto legislativo numero 1  del 2018, il nostro codice della protezione civile. Allora non deve apparire come una forzatura che si imponga la necessità di prorogare lo stato di emergenza. Come lo proroghiamo per un alluvione o un terremoto – continua Conte –  ancora di più è giustificata una proroga per un evento come la pandemia che, siamo tutti d’accordo che in questo momento stiamo contenendo, la curva epidemiologica è sotto controllo, però la pandemia è pur sempre un evento che si sviluppa in modo continuo e imprevedibile perché il virus continua a circolare”

“La dichiarazione dello stato di emergenza  consente di attivare una serie di misure organizzative e operative che ci permettono di garantire piena assistenza e protezione a tanti soggetti esposti in modo diretto e indiretto agli effetti della pandemia. In particolare ci consente di finire i lavori di potenziamento delle strutture ospedaliere in corso, ci permette di perseguire con il piano sicurezza della scuola ed infine ci consente un piano di sorveglianza dei migranti. Alla luce di quanto sta avvenendo in queste ore si rivela una priorità il controllo sanitario degli stessi”.

“Ho parlato di una proroga dello stato di emergenza per ragioni squisitamente tecniche ma non precludo una valutazione politica che, ovvio siete tenuti ad esprimere – afferma Conte in aula  – valutazioni che mi auguro nascano però da queste esigenze elencate. Garantire la continuità operativa di questo sistema attuato finora. Nessuno dovrebbe imputare il Governo di voler continuare solo per alimentare paure, allarmismi o per intaccare la democrazia  – conclude il premier. La necessità è quella di prorogare lo stato di emergenza ancora una volta fino al 31 ottobre. Oggi alla Camera si terrà il dibattito, si attende la risposta del Parlamento.