Stato di degrado Parco Martiri delle Foibe

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parco martiri delle foibe

La lettera indirizzata all’assessore all’Ambiente e delegati per il Parco Martiri delle Foibe.

“Gent.mi responsabili Ambiente,
sono una cittadina di Cerveteri che abita dal 2003 in Via Martiri delle Foibe dove è presente un bellissimo parco, uno dei pochi polmoni verdi della ns. cittadina.
Organizzando un Comitato di quartiere ci incontrammo con il Sindaco e Vice Sindaco (Pascucci-Zito) per discutere del progetto di edificazione dell’area che fortunatamente è naufragato salvando per tutti i bambini, ragazzi, adulti ed anziani un’area verde che ha tante potenzialità.
Purtroppo in 17 anni di amministrazione non è stata dedicata l’attenzione giusta a quest’area con il conseguente risultato che l’area ad oggi versa in uno stato di degrado ed abbandono totale se non fosse per i residenti che, come me, muniti di guanti raccolgono la qualunque lasciato in terra dagli incivili che soprattutto la sera vi bivaccano (pacchetti sigarette, bottiglie alcolici, mascherine, cartacce ect..).
Non stiamo chiedendo di allocare panchine e/o giochi per bambini tanto attesi in tutti questi anni bensì di dedicare maggiore di attenzione da parte dell’amministrazione che permetta di:

1) dotare il parco di contenitori per la differenziata (carta-plastica-vetro) consentendo a chiunque si ristori la possibilità di gettare cartacce, vetri e lattine
2) manutenzione ordinaria del verde con la potatura delle piante che oggi presentano rami molto lunghi e potenzialmente pericolosi con l’avvicinarsi della stagione invernale ed il maltempo. Gli Ulivi grande risorsa di quest’area: perchè ogni anno permettete la raccolta delle olive ma NON la potatura degli ulivi alle stesse famiglie che beneficiano del raccolto oppure da chiunque voi riteniate opportuno?
Capisco il momento così delicato a causa del Covid ma non credo che tra le vs attività dedicate all’Ambiente non possa rientrare una manutenzione ordinaria che permetta che l’area sia mantenuta decorosa.

Il Sig. Pascucci mi ha tacciato di parlare sempre e solo del Parco Martiri delle Foibe ma, mi chiedo, dal 2003 ad oggi come residente come posso non essere sensibile alla realtà quotidiana che trovo ogni volta che esco dal mio portone?

Non trovando risposte dal primo cittadino vi scrivo direttamente in qualità di rappresentanti dediti all’Ambiente nell’auspicio che possiate intervenire prontamente. Ci sono rami di Ulivi spezzati ed ancora sporcizia sotto gli stessi. Sono mesi che quei rami sono li nonostante sia stato tagliato il prato!”
Un cittadino