SI’ AI VANTAGGI DELLA PET THERAPY

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Gli amici degli Aristogatti a cura di Barbara e Cristina Civinini

Pillole di pediatria – Fonte: Ospedale Bambino Gesù

Anche il recente congresso della Federazione Italiana Medici Pediatri conferma l’efficacia della terapia assistita con animali, non solo per i bambini, ma anche per adulti e anziani.

L”amicizia” con un animale – spiegano gli esperti dell’Unità di Pediatria dell’ospedale Bambino Gesù – significa assicurarsi quel senso di sicurezza e protezione che sono caratteristici delle relazioni affettive, vale a dire il poter contare sull’altro senza il timore di essere giudicati. Un bambino che ha un animale, riporta il portale web dell’ospedale, tende a proiettare su di lui le proprie ansie e le proprie paure. Il trasferimento di queste emozioni gli permette di avere una maggiore stabilità emotiva durante la crescita. Inoltre, un bambino coinvolto nella cura di un animale domestico impara a prendersi cura degli altri, impegnandosi in prima persona nella gestione pratica che comporta prendersi cura di un altro.

Dunque la relazione bambino-animale, oltre a stimolare le acquisizioni psicomotorie e a ridurre il rischio di obesità, migliora la capacità di comunicazione, in particolare l’acquisizione del linguaggio. I vantaggi offerti dalla Pet therapy sono stati oggetto di discussione anche nel recente congresso della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP). “È ormai riconosciuto da numerosi studi scientifici la valenza curativa della terapia assistita con gli animali”, ha affermato Adima Lamborghini, del comitato scientifico FIMP. Possiamo suggerire questa terapia soprattutto per migliorare la condizione psico-fisica di un bambino affetto da una malattia comportamentale o organica. Gli effetti positivi possono coinvolgere non solo il giovane, che presenta delle problematiche, ma anche l’intera famiglia, ha detto. “Crescere accanto a un cane è senza dubbio una delle esperienze più belle che un bambino o un adolescente possano fare”, ha commentato Piera Rosati, presidente Lega Nazionale di Difesa del Cane Animal Protection, che ha patrocinato la sessione dedicata agli Interventi Assistiti con Animali (IAA).

Logo Centro di Referenza Nazionale per gli interventi assistiti con gli animali e Pet therapy

La Pet Terapy, che utilizza un animale domestico, come il cane, il gatto o il cavallo, per la riabilitazione, la cura e il benessere nel bambino, può essere utilizzata anche per gli adulti e gli anziani. Il rapporto con un animale, infatti, ha la funzione di prevenire oltre che di curare problemi psicologici, affettivi e relazionali. Ma è meglio evitare il “fai da te”. Questi interventi, ha fatto notare Mattia Doria, segretario nazionale Attività Scientifiche ed Etiche FIMP, devono essere pianificati ed è fondamentale che vi sia un’équipe multidisciplinare che stabilisca un programma specifico. Insomma, educatore cinofilo, medico veterinario esperto in comportamento e pediatra di famiglia, ha detto, possono efficacemente collaborare per far sì che un cane rappresenti davvero un alleato del benessere psico-fisico del bambino.

Il Ministero della Salute, per promuovere la ricerca, standardizzare i protocolli operativi e potenziare la collaborazione fra medicina umana e veterinaria, nel giugno del 2009 ha istituito il “Centro di Referenza Nazionale per gli interventi assistiti con gli animali e Pet therapy ” e ha iniziato un intenso lavoro che si è concluso nel 2015 con l’approvazione di un Accordo Stato, Regioni e Province autonome che reca le linee guida per gli interventi assistiti con gli animali.

Colonia felina del castello di Santa Severa https://gliaristogatti.wordpress.com