“NON SI DORME PIÙ DA ANNI E NESSUNO INTERVIENE”. L’APPELLO DELLA SIGNORA LAURA.
A Ladispoli ormai dal 2018 i fornitori di una nota attività commerciale scaricano la merce alla prime luci dell’alba nonostante la serranda del magazzino sia situata sotto la camera da letto della signora Laura (nome di fantasia) che in questa abitazione, situata a piano terra, pensava di aver trovato la soluzione ideale per le sue condizioni di salute.
La donna, affetta da una patologia che la rende disabile utilizza la sedia a rotelle o il girello per i suoi spostamenti interni e non sono molte le abitazioni prive di barriere architettoniche disponibili a Ladispoli.
Siamo su via Settevene Palo Nord e accanto alle serrande dei locali commerciali si trova la porta d’ingresso della casa presa in affitto dalla donna. Al piano superiore dell’edificio l’abitazione del locatore. Il via vai diurno di automobili e persone non è una sorpresa ne rappresenta un problema per Laura ma la notte è un’altra cosa. Lo scarico della merce la sveglia ogni notte: la serranda che sale e scende, lo scarico dei colli, l’arrivo e la partenza dei furgoni, le voci di chi a quell’ora lavora.
Appellarsi al buon senso del commerciante è stato inutile, rivolgersi al proprietario anche dannoso dal punto di vista umano, con la chiusura di ogni rapporto di pacifica vicinanza – racconta la donna – che si è rivolta alle istituzioni preposte al rispetto della legge, alla sicurezza personale e sanitaria, per trovare pace nel caos.
Seguita da un legale nel mese di ottobre ha inviato una PEC a polizia municipale, al sindaco Grando, alla Asl Roma 4, all’ufficio urbanistica, all’assessore al Commercio ed Attività produttive di Ladispoli. Anche le forze dell’ordine sono al corrente della situazione in cui si trova la signora. Ancora attende una risposta, un sopralluogo, una verifica, una notte di sonno.
Eppure, Il disturbo della quiete pubblica è un reato. Articolo 659 Codice Penale (R.D. 19 ottobre 1930, n. 1398) – Disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone. “Queste persone rappresentano l’eccezione? Ho sollecitato un regolare controllo dell’attività, di quanto dico e documento” – conclude.
Infine, si rivolge alla Redazione per sensibilizzare l’opinione pubblica verso la lotta alle ingiustizie, alle discriminazioni, alla prepotenza. Rompere il silenzio per una città libera. La sua denuncia riguarda inoltre il diritto alla salute. Esiste un’ampia documentazione sulle conseguenze negative di un cattivo riposo notturno. Nel suo caso poi, la privazione del sonno influisce negativamente – e non poco – sulla grave patologia da cui è affetta.
Il video documenta la ricorrente attività notturna