SANTA MARINELLA, RISPOSTA AL SINDACO TIDEI

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SULLA PROPOSTA VARIANTE GENERALE AL PIANO REGOLATORE GENERALE.

Riceviamo e pubblichiamo

Rifondazione aveva già risposto il 12 Novembre 2024 ma torna volentieri sul tema “variante Piano Regolatore”. La scoperta di assenza di verde a S. Severa (dove mancano parchi pubblici) e l’obsolescenza di un piano regolare del 1975 (che non tiene nemmeno conto della fragilità  idrogeologica del territorio) è giustissima ma tardiva. La decisione di dotarsi di un nuovo Piano regolatore Generale andava presa nel 2006, quando l’assessore all’urbanistica Giovanni Dani la propose, silurato allora da un Tidei intenzionato a costruire ovunque, come di fatto è accaduto. In questi 19 anni molte delle ville storiche ed i relativi parchi sono stati demoliti per far posto, non solo a S. Severa ma anche a S. Marinella, a brutti condomini e villette a schiera.

Che Tidei negli ultimi sei anni non abbia fatto alcuna speculazione edilizia non corrisponde  al vero: esattamente come Bacheca ha edificato una vasta area agricola a S. Severa (dove non ci sono parchi!) ricorrendo alla legge 167 creando in realtà nuovi quartieri residenziali privi di servizi, mentre la lista d’attesa per chi della casa ha diritto, dopo via Elcetina, sembra essere stata dimenticata.
Che poi a S. Severa la maggioranza al governo voglia davvero una variante per tre parchi è  tutto da dimostrare, visto che la stessa maggioranza (esiste ancora una maggioranza? Pare proprio di no!) nel consiglio del 13 gennaio 2025 non è riuscita ad approvare nemmeno la variante per un solo parco. Aspettiamo quindi che l’ennesimo annuncio del Sindaco si traduca in realtà.
Rifondazione continua ad impegnarsi affinché lo strumento urbanistico venga radicalmente aggiornato anche a S. Marinella e non solo a S. Severa, in collaborazione con la Regione Lazio, la Soprintendenza, l’Autorità di bacino, e con la partecipazione dal basso dei comitati cittadini. Le linee guida della nuova pianificazione urbana debbono essere: stop totale al consumo di suolo, recupero delle aree e quartieri degradati, riutilizzo di immobili abbandonati e siti storici fatiscenti (ex cementificio, terrazza Largo Costici, passeggiata, ex piscina comunale). Andrebbero previste e tutelate vaste aree boschive ed a parco per rendere il territorio più resiliente al rischio idrogeologico, servizi decentrati (postali, sanitari, scolastici), miglioramento viabilità esistente.
Risale sempre al 2006 il “Regolamento del verde” per la tutela del verde pubblico e privato con un censimento delle ville storiche; a tale strumento si riferiscono sia la mozione del Consigliere Casella nel 2022 che la recente mozione della Consigliera Di Liello per la tutela del Parco dell’Immacolata. Sappiamo che il Regolamento del verde non ha mai visto alcuna applicazione ed ergesi ora “a difensore del verde” da parte di Tidei è quantomeno ipocrita.
Ricordiamo che a S. Severa c’è il Monumento Naturale Pyrgi (Sabbie nere) senza Regolamento su cui  l’attuale amministrazione non ha mai preferito parola.
Altri strumenti importanti ed inapplicati per la tutela del territorio e del paesaggio sono i piani di prevenzione rischio idrogeologico (redatti fin dal 1981); i PEBA (piano abbattimento barriere architettoniche), il già citato Regolamento del verde. Si auspica inoltre un Piano Utilizzo Arenili che garantisca i varchi, lasciando a spiaggia libera attrezzata l’intero litorale non cementificato.
 PRC-Sinistra Europea S. Marinella