Santa Marinella, M5S: “Riapriamo gli sport acquatici”

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D'Emilio

Francesco Settanni:”Valorizzano l’eccellenza paesaggistica ed ambientale del litorale del nostro territorio”

Mi faccio interprete e portavoce della comunità di praticanti di kitesurf, windsurf, surf e stand up paddle (sup) di Santa Marinella che chiede accoratamente di poter tornare a svolgere la propria attività sportiva in mare.

Gli atleti e i praticanti di tali specialità sportive hanno invano tentato di sensibilizzare il Sindaco di Santa Marinella, Pietro Tidei, sia attraverso email, con i commenti sui social, con alcune richieste sul suo profilo social ed anche con una petizione lanciata dal surfista Cristiano Corsi su change.org a questo link http://chng.it/hbmTyb5w che ha già raggiunto notevoli adesioni, chiedendo la possibilità di svolgere tale attività sportiva e motoria nel rispetto della distanza interpersonale, in aderenza a quanto previsto:

– dall’art. 1, comma f) del DPCM 26 aprile 2020;
– dall’art.4, para.b. dell’Ordinanza del Presidente della Regione Lazio N. Z00038 del 2 maggio 2020 che, in linea con le disposizioni governative in materia di attività sportive e motorie, conferma anche la possibilità di spostamenti per tali esigenze sul territorio provinciale.
È, infatti, inspiegabile come mai, diversamente dalla vicina Ladispoli e Civitavecchia, dove è consentita la pratica di attività sportive sulla spiaggia e in mare, sul litorale del comune di Santa Marinella resta, ai sensi dell’Ordinanza sindacale n. 39, del 2 maggio 2020 e successive modifiche ed integrazioni (Ord. N. 41 del 6.5.2020), il divieto di poter svolgere queste attività.
Anzi, in un suo recente post sui social il Sindaco Pietro Tidei, rivolgendosi alla comunità degli amanti del mare e praticanti degli sport acquatici, cerca una giustificazione  alla sua personalissima posizione nella circolare n. 0165220 del 7 maggio 2020  che in realtà non pone tale divieto, non essendo più contemplato nelle disposizioni governativa e regionale citate, ma più semplicemente avvisa i Sindaci sull’opportunità di “adottare misure idonee a scongiurare la diffusione dell’epidemia poiché la praticabilità in forma individuale di discipline sportive e motorie, anche al di fuori dei rigorosi limiti spaziali posti dalle precedenti disposizioni, puo’ incentivare l’utilizzo delle spiagge e degli arenili.” Questo ovviamente non significa vietare lo svolgimento dell’attività motoria e sportiva come restrittivamente intende il Sindaco Pietro Tidei ma, al contrario, vuol dire svolgere azioni di controllo per evitare gli assembramenti ed il mancato rispetto del distanziamento atteso che l’eliminazione del divieto può portare ad una maggiore frequentazione di quei luoghi.
La comunità degli sportivi non agonistici di kite, surf, e sap, nel rispetto della regola di evitare gli assembramenti e nella considerazione del fatto che lo sport da essi praticato è di fatto uno sport prettamente individuale e praticato nella piena libertà degli spazi aperti, chiede pertanto la legittima diponibilità di poter accedere liberamente agli arenili costieri del litorale del nostro territorio.
Teniamo a sottolineare che la chiusura del litorale santamarinellese potrebbe aumentare la concentrazione di sportivi nelle cittadine limitrofe che hanno aperto le loro coste ai praticanti di sport acquatici, pertanto questa scelta potrebbe risultare anche controproducente dal punto di vista sanitario.
Ci auguriamo, pertanto, che analogamente a quanto fatto in altre città della Provincia di Roma il Sindaco provveda ad integrare e modificare la propria ordinanza.”

Cons. Portavoce M5S Francesco Settanni
Con
Sacha Marziali, Presidente dell’Associazione affiliata C.O.N.I., A.S.D. “Wildzone SurfTribe”,
Cristiano Corsi, free surfer
Emanuele La Rosa, free surfer