Santa Marinella, Livio Spinelli ricorda il cardinale Eugenio Tisserant

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IL NOSTRO CARDINALE Eugenio TISSERANT, RICONOSCIUTO A GERUSALEMME COME “GIUSTO TRA LE NAZIONI”.

Di recente è giunta a S. Marinella la notizia che al Cardinale Tisserant, a Gerusalemme è stato conferito il Titolo di GIUSTO DELLE NAZIONI di YAD VASHEM. L’annuncio è stato dato da L’OSSERVATORE ROMANO e da SHALOM il giornale della Comunità ebraica romana.

I più anziani sicuramente ricordano questo Cardinale che, per anni, ai primi tempi della nascita del nostro Comune era sempre presente alle più importanti cerimonie laiche e civili. Fu lui a benedire la posa della prima pietra dell’attuale Chiesa di S.Giuseppe, e in molte foto lo rivediamo accanto a Padre Lorenzo  van den Eerembeemt, a Don Ostilio e all’allora Sindaco Bruno Zampa. 

Il professor Livio Spinelli ricorda: “Frequentavo la scuola elementare quando il cardinale Tisserant – Decano del Sacro Collegio Cardinalizio – veniva a scuola elementare a farci lezione di catechismo, ricordo il suo volto bonario incorniciato da una lunga barba bianca e conservo ancora alcune sue foto.”

Era stato consacrato vescovo da Papa Pio XII. Il riconoscimento di Giusto dalle Nazioni attesta di aver aiutato al momento delle leggi razziali il Generale ebreo Guido Aronne Mendes  – cittadino di Santa Marinella –conferendogli una medaglia d’onore dalla Congregazione delle Chiese Orientali da lui guidata, in chiara sfida al governo fascista, lavorando duramente per ottenere certificazioni d’immigrazione per lui e la sua famiglia Mendes e il salvacondotto vaticano con cui ripararono in Svizzera e da lì in Israele. Come è noto il generale Mendes era stato amico e compagno di scuola di Eugenio Pacelli e questa amicizia che si era consolidata a Santa Marinella rimase per tutta la vita. Tisserant nascose un senatore francese, on. Musso, fuggito da un campo nazista, e più volte un membro della famiglia Perrone, i proprietari del quotidiano IL MESSAGGERO, anti fascisti.

Lo Yad Vashem ha riconosciuto che il Cardinale: “Ha iniziato la sua alleanza con il popolo ebraico alla vigilia della seconda guerra mondiale, ha aiutato diverse persone nascondendole, impiegandole nella Biblioteca Apostolica Vaticana o facilitando l’ottenimento dei visti ”.

Inoltre, Tisserant – tramite il Card. Maglione, Segretario di Stato di Papa Pio XII – fece ottenere i visti per il  Brasile al rabbino Nathan Cassuto e a diversi accademici fra i quali il linguista professor Giorgio Levi Della Vida, a trasferirsi negli Stati Uniti, dove insegnò all’Università della Pennsylvania  e il professor Aron Friedman; salvò anche Cesare Verona,  i figli e sua moglie, Eugénie Crémieux, nascosti in un monastero e salvò un’altra famiglia ebrea nella sua residenza privata. Dopo la guerra, Verona disse a Tisserant che il suo aiuto “veniva dal cielo”.. Lo aiutava mons. André Bouquin rettore di S.Luigi dei Francesi, e salvarono anche un giovane orfano Miron Lerner e sua sorella Rivka. Quando Lerner confessò a Tisserant di essere ebreo, egli rispose: “Questo è irrilevante. Cosa posso fare per aiutarla?” lo prese sulla sua automobile e Lerner, sdraiato nel fondo, entrò in Vaticano. Nel 1998, Lerner trascrisse gli atti eroici di Eugène Tisserant e di come salvò la vita a molti ebrei, incluso se tesso, durante la Shoah.

Il prossimo 22 febbraio ricorrerà il 50° della morte del Cardinale Tisserant. Le sue spoglie riposano nella Chiesa dei Sacri Cuori di Gesù e Maria a La Storta, Cattedrale costruita da lui Cardinale nel 1950 per la Diocesi di Porto–Santa Rufina, la Diocesi Suburbicaria che egli resse come Vescovo dal 1946 al 1966.