Santa Marinella. Dove c’era un bosco, ora solo radure

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Dalla settimana scorsa, presso le Guardiole, quattro motoseghe in azione stanno radendo al suolo il bosco mediterraneo che è in crescita da anni, non macchia mediterranea, ma alberi massicci, tra cui lentischi di 70/80 anni.
Alcuni cittadini hanno fatto segnalazioni alla polizia urbana, ai carabinieri e all’Ufficio urbanistico. Nessuno sa niente se non i Carabinieri Forestali che dicono di avere tutto sotto controllo: la pratica dipende dalla Città metropolitana che – a quanto pare – ha rilasciato le autorizzazioni al proprietario di vendere il bosco per il taglio e la vendita del legname. Compresa la Valutazione di Incidenza Ambientale (VINCA), a salvaguardia dell’avifauna protetta dalle direttive comunitarie e recepite dallo Stato italiano.

La Valutazione di Incidenza Ambientale è stata fatta  senza informare il Comune di Santa Marinella?
A tavolino sulle carte?
Una valutazione che non valuta il rischio idrogeologico che affligge il nostro Comune?

Solo poco tempo fa e a circa 300 metri più a valle sono state inaugurate le vasche di laminazione presso il fosso di Ponton del Castrato con una spesa di 2 milioni circa. In quell’occasione si è parlato di piantumazione di alberi  le cui radici trattengono la terra e le impediscono di scivolare o di essere dilavata. Non c’è stata finora nessuna ripiantumazione e ora  si procede con un disboscamento dissennato. Questo succede quando gli Enti non comunicano tra loro.

Non è questa la difesa del territorio che vogliamo e chiediamo al Sindaco e agli uffici competenti di fermare questo ennesimo scempio. I tagli a cui stiamo assistendo non vanno nella direzione di una giusta potatura, ma sono drastici e a raso, gli alberi cadono pesantemente a terra e portano distruzione totale. Dove c’era un bosco, ora solo radure.
E’ possibile fermare tutto ciò?

Riceviamo e pubblichiamo
Il Paese che Vorrei