Santa Marinella, beni della Regione Lazio da valorizzare

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Gottini - santa -severa

Un vasto patrimonio immobiliare e terreni di proprietà della Regione Lazio stanno andando in malora a causa dell’immobilismo di vertici e amministratori della Pisana.


In una lettera inviata all’assessore regionale al bilancio Alessandra Sartore, il Sindaco si lamenta   per la situazione di stallo per ciò che concerne lo stato dei beni già appartenenti all’ex Pio Istituto Santo Spirito e per i quali la Regione ha deliberato l’incarico al Comune di Santa Marinella per la loro valorizzazione. “Mi permetto di segnalarle soltanto che sui terreni abbiamo registrato molte occupazioni abusive di chi senza titolo non ha provveduto per tempo a riconsegnare al legittimo proprietario queste aree agricole i cui contratti di affitto sono scaduti da anni e senza che la Regione ne abbia mai preteso la riconsegna. Mi permetta di citare alcuni esempi: Area Denominata i Grottini (Santa Severa) con fabbricati alcuni dei quali fatiscenti e a rischio crolli, occupati senza titolo.

Tidei cita poi il caso emblematico delle “Ex serre Volpi” – il contratto d’affitto è scaduti e attualmente l’area è completamente abbandonata con serre fatiscenti, covo di animali randagi e spesso purtroppo ricovero di clochard e girovaghi vari.  L’elenco prosegue con l’immobile noto con il nome di “ex dispensa” sito sulla via Aurelia di fronte alla strada che conduce al Castello. Detto stabile di notevole valore sembra occupato da soggetti che sono privi di un qualsiasi contratto e totalmente sconosciuti all’Ente proprietario. Se concesso al Comune potrebbe essere utilizzato per finalità di pubblica utilità.  Tidei cita poi la vasta area prospiciente lo stabilimento balneare “Il Marinaio” in Santa Severa, accanto alla ex Colonia Marina, un tempo gestita da una associazione sportiva con contratto scaduto da anni e sub affittata ad una signora che l’ha trasformata in un’area commerciale con parcheggi a pagamento, bar, ristorante e attività sportive varie a pagamento. A detta dell’occupante lo stesso verserebbe un canone di locazione di mille (dico mille) euro alla Regione ed una parte in conto sub-affitto alla predetta società sportiva titolare di un contratto scaduto da oltre 10 anni. La stessa ex Colonia Marina (un importante fabbricato abbandonato da oltre 20 anni) di notevole valore commerciale e parzialmente vincolato dalla Sovrintendenza Archeologica, fa bella mostra di sé per incuria e la fatiscenza a cui è destinato.

Sugli altri sorvolo – conclude Tidei – perché l’elenco sarebbe lungo. Il Comune di Santa Marinella che ha stipulato un accordo di collaborazione con la Regione (assessorato al patrimonio) finalizzato alla valorizzazione di detti beni, non è stato ancora messo in condizione di esercitare a pieno le azioni previste nonostante la messa a disposizione da parte della Regione alcune risorse necessarie al perseguimento degli obiettivi di cui al predetto accordo”. Tidei pertanto conclude la sua   lettera chiedendo alla Regione che venga eseguito, quanto prima, un sopralluogo congiunto, più volte in passato richiesto invano, con i responsabili regionali al fine di verificare gli abusi esistenti e ricondurre a legalità e trasparenza l’affidamento, la conduzione e la valorizzazione di questo immenso patrimonio immobiliare che rischia di andare in malora.