Si tratta del rifacimento del mercato con i fondi del PNRR.
Il progetto presentato oltre 2 anni fa non prevede alberi. Quelli attuali sono 16 in tutto, 15 lecci e un olmo. Una prima perizia di 2 anni fa dichiara che 8 lecci sono in categoria D (propensione al cedimento estremo, ad alto rischio di caduta e schianto con prospettiva di vita compromessa, da sostituire), mente l’olmo e i rimanenti 7 lecci sono in categoria C/D (propensione al cedimento elevato, l’abbattimento si può evitare con interventi mirati finalizzati alla messa in sicurezza, come riduzione della chioma, consolidamento, etc…ma in mancanza di questi interventi sono da considerare in categoria D).
Una seconda perizia fatta lo scorso anno dall’Università degli Studi della Tuscia modifica in parte la precedente, in quanto 12 lecci vengono inseriti in categoria D, 1 leccio in categoria C/D, l’olmo e i restanti 2 lecci in categoria C (propensione al cedimento moderato, con previsione di ulteriore aggravamento delle anomalie rilevate nel breve periodo).
Per l’olmo, ritenuto meritevole di attenzioni e cure, si ravvisa la necessità di messa in sicurezza, con potature di alleggerimento e non capitozzature, con interventi urgenti entro un anno. Stesso discorso vale per i lecci in categoria C. L’olmo e un leccio si trovano di fronte alla Compagnia Portuale, gli altri 2 lecci dalla parte opposta, sono gli ultimi delle file. L’intenzione del Comune è quella di abbattere i 12 lecci in categoria D, lasciare l’olmo al suo posto e spostare i 3 lecci al centro del mercato, al posto della fontana progettata, una operazione (disperata e costosa) che prevede un 30% massimo di successo. Si prevede anche la piantumazione di nuovi alberi ma al momento stanno studiando come e dove.
Questo è quanto sappiamo al momento…
Vale però la pena fare alcune considerazioni…
Gli alberi del mercato hanno circa un secolo, non sono in buone condizioni ma sono vivi, VIVI!!!
Sono sopravvissuti ai bombardamenti, a decenni di incuria, capitozzature inutili, potature fatte da personale inesperto, mancati interventi di manutenzione, come si evince da entrambe le perizie.
Gli alberi, I NOSTRI ALBERI, memoria storica della città, non devono essere considerati solo come semplice abbellimento, come un ornamento che si sposta o si butta a nostro piacimento, no! Gli alberi, TUTTI GLI ALBERI, sono fondamentali perché catturano CO2 fornendoci ossigeno, sono veri e propri ecosistemi complessi, svolgono funzioni ecologiche importanti, quali purificazione dell’aria e regolazione del clima, contribuendo a significativi abbassamenti della temperatura in estate, soprattutto in città.
Di tutte queste valutazioni il progetto di riqualificazione del Mercato non ne ha tenuto conto e ciò è inammissibile!
Il progetto doveva considerare che ci sono 16 alberi non in buono stato, è vero, ma vivi! Anzi doveva metterlo come punto principale!
Se pericolosi si curano e si mettono in sicurezza. Se muoiono si sostituiscono con altri simili, ma si lasciano sul posto!
Un progetto serio ed ecocompatibile doveva tener conto di questo, invece è stato approvato un progetto che non tiene in nessuna considerazione gli alberi…sono malati? Meglio, così si tagliano!
Tutto questo è assurdo e inaccettabile!
Come lo è il tentativo, inutile e costoso, di spostare i 3 lecci al centro della piazza…alberi di quella stazza, tra l’ altro non in buone condizioni, con un importante e voluminoso apparato radicale, tolti dalla loro sede e spostati, significa intanto condannarli a morte certa, per di più sprecando inutilmente fondi per un tentativo disperato di dare il senso di una qualche sensibilità ambientale e di salvarli dal taglio.
Inoltre fa pensare la scelta di spostare l’altro leccio in categoria C, posto a fianco all’olmo, unico superstite della strage. I due alberi sono a pochissimi metri di distanza: spostare il leccio le cui radici è probabile siano intrecciate con quelle dell’olmo, rovinerebbe anche l’unico albero risparmiato!
In conclusione: un progetto assurdo da bocciare è stato invece approvato, modificando appena qualche parte, invece di restituirlo al mittente.
In altre città, dove finalmente hanno capito quanto siano importanti gli alberi, si smantellano le piazze e si piantano gli alberi, qui da noi abbattiamo alberi di un secolo, memoria storica della città, per fare colate di cemento…
Purtroppo a Civitavecchia si continuano a distruggere le radici, è proprio il caso di dirlo, che ci legano alla storia, alla NOSTRA STORIA!!!
Evidentemente tutto quello che abbiamo perso irrimediabilmente con la guerra, distrutto con una ricostruzione scriteriata, rovinato con l’ incuria, l’ abbandono e l’ oblio, non ha insegnato nulla…
20 ottobre 2025
Comitato “Salviamo gli alberi” Civitavecchia



































































