RASO AL SUOLO IL BOSCO DI MONTE CASTAGNA

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Castagneta

IL BOSCO É SEMPRE UN BENE DELLA COLLETTIVITÁ?

di Sara Sansone

La Regione riconosce il bosco come bene di rilevante interesse per la collettività”. Citiamo testualmente l’art. 1 della legge 39 varata il 28 ottobre 2002 dal Consiglio della Regione Lazio in merito a natura, ambiente e tutela del territorio.

Quasi 20 anni fa veniva varata una normativa fondamentale che dovrebbe indicare alle istituzioni e ai cittadini la via da percorrere in materia ambientale, soprattutto in questo periodo in cui i segni del cambiamento climatico sono tangibili ovunque si guardi, e più in particolare nella nostra Regione e nel nostro territorio che negli ultimi anni ha subito dei colpi durissimi a causa di un tasso in aumento di boschi percorsi da incendio, disboscamenti e inquinamento che stanno minando la salute della flora e della fauna locali.
Eppure sembra non siano sufficienti né le norme e neppure il buon senso per evitare danni ecologici che necessiteranno di anni per essere rimarginati.

Questa volta la nostra attenzione è rivolta ad un ampio terreno del Comune di Manziana conosciuta localmente come “Castagneto”, sita in via delle trafogliette, area considerata ZPS e dunque soggetta a specifiche e precise normative. In risposta a varie segnalazioni pervenute presso la nostra redazione da alcuni lettori abbiamo deciso di approfondire l’accaduto ed invitare autorità e cittadini che potrebbero saperne di più a raccontare la propria versione. Il terreno, presunta proprietà privata, è in uno stato preoccupante: numerosi alberi sono stati abbattuti ed i tagli sono ben visibili.

Dal punto di vista ecologico l’ecosistema ha subito un evento traumatico che renderà il bosco inospitale per la maggior parte delle specie animali e vegetali per molti anni, soprattutto per la flora nemorale che non tollera ventilazione e insolazione e per gli animali che necessitano di cavità presenti nel legno per vivere e riprodursi. La proprietà privata è divelta, segnata da un cancello sempre aperto, ed è controverso anche lo stato in cui versano i territori confinati, tra cui c’è anche una ZRC ormai dismessa dalla stagione venatoria 2016-2017. Nello stesso periodo numerosi territori sono stati devastati da un incendio che nell’estate 2017 ha interessato oltre 40 ettari del territorio manzianese, ma non è dato certo se anche il Castagneto sia stato lambito dalle fiamme, anzi, secondo varie testimonianze si tratta di una delle poche aree che non sarebbero state interessate dal disastroso avvenimento che probabilmente fu di origine dolosa. In ogni caso sono numerose le considerazioni e le domande da porsi in merito.

Se anche il taglio degli alberi del Castagneto risultasse un’attività autorizzata e inerente agli incendi pregressi, è doverosa una riflessione circa il disastro ecologico che hanno interventi di ripristino e bonifica del bosco in seguito ad un incendio doloso sul patrimonio naturale del nostro territorio. Si tratta di procedimenti sicuramente necessari per riattivare in tempi molto lunghi tutte le proprietà naturali, di cui tuttavia non ci sarebbe stata necessità se ognuno avesse un adeguato rispetto della natura e delle norme legislative. Ancora più torbido sarebbe invece uno scenario di sfruttamento irregolare del territorio e un’attività di taglio non autorizzata con o senza fine di reddito. Rinnoviamo l’invito dunque ai nostri lettori a segnalare sviluppi o tagli boschivi in altre aree del territorio.