“Con quali criteri hanno progettato lo stadio di Ladispoli?”

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urbanistica
Giovanni Ardita

Riceviamo e pubblichiamo dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Giovanni Ardita.

Abbiamo impianti inefficienti, opere incompiute. Basti pensare che ci sono città dove si costruiscono stadi in un anno (vedi Frosinone), mentre altre, vedi la nostra, dove per realizzare un campo di calcio con una tribuna abbiamo atteso 40 anni – racconta Ardita – E poi fosse finito qui. Un ‘opera incompleta, dove non c’è la copertura della tribuna, in cui manca il settore per i tifosi ospiti. Con il rischio che le tifoserie vengano a contatto. Ma non solo. Se il Ladispoli, una società che punta a grandi traguardi, dovesse tra qualche anno arrivare in serie C, rischia di dover emigrare poiché non vi è la possibilità tecnica di costruire una tribuna dirimpetto. Io mi chiedo con quali criteri la precedente amministrazione ha progettato questo impianto.
Abbiamo un’ opportunità con il recente bando del Credito Sportivo dove si da la possibilità agli enti locali di presentare nuovi progetti e ampliamenti delle strutture sportive esistenti finanziate con un mutuo neanche all’1%. Sicuramente a Ladispoli non esiste una sola disciplina sportiva: se parliamo di atletica, pallavolo e pallacanestro, pugilato scherma e tante altre discipline anche per i diversamente abili, perché non pensare già da oggi di realizzare un palazzetto dello sport, e una pista di atletica per la città di Ladispoli? S.Marinella e Tolfa, paesi molto più piccoli della nostra realtà ci sono riusciti. A ladispoli in 20 anni se ne parla solo. Se non riuscissimo a trovare i soldi con dei progetti esecutivi presentati alla Regione Lazio invitiamo le realtà imprenditoriali locali a proporre delle vere strutture pubbliche quando presentano le loro iniziative private al comune, no a presunti locali o impianti sportivi riduttivi che non servono a nulla per la città.Recentemente alcune famiglie della scuola alberghiera mi hanno fatto presente che nella nuova scuola era stata progettata e finanziata una nuova palestra annunciata e mai realizzata, anche in questo caso la Provincia o l’Area Metropolitana di Roma dovrà terminare l’impianto sportivo per tutti quegli studenti che attendono che la scuola abbia giustamente la sua palestra all’interno. Immagino la mia città con una nuova città dello sport: il cemento usiamolo insieme al verde in un grande cambiamento. Ladispoli diventi una città dove si progettano e si realizzano come in tutti i paesi civili europei gli impianti sportivi per i giovani della propria città.

Consigliere comunale

di Fratelli d’Italia, Giovanni Ardita