Roberto Magri, Raffaele Cavaliere e Diego Corrao: “Chiediamo di conoscere quali sono i dati PFAS riguardanti la Città di Ladispoli”.
I Tre Amici al Bar, Roberto Magri, Raffaele Cavaliere, Diego Corrao, proseguono con le riunioni a seguito delle informazioni apprese quotidianamente dalla stampa. Difatti, alcuni giorni addietro in merito ai risultati delle analisi dell’acqua sono stati diffusi i seguenti dati: PFAS presenti nel 79% dei campioni di acqua potabile analizzati.
In 206 campioni su 260 analizzati, è stata trovata almeno una delle 58 sostanze PFAS monitorate: ciò significa che il 79% dei campioni di acqua potabile risulta contaminato. Quindi, grazie a Google – alle c.d. Fonti Aperte – Tenuto conto dell’incremento demografico della Città di Ladispoli ed anche per la salvaguardia e la tutela della salute di tutti i CITTADINI, atteso quanto dispone l’articolo 32 della nostra Costituzione della Repubblica Italiana, ad ogni buon conto, per caratterizzare idoneamente e saggiamente la situazione de quo, ove nulla osti, occorrerebbe conoscere i dati dell’impianto idrico della Città di Ladispoli, ovvero non si può prescindere dal conoscere almeno alcune normali informazioni prettamente di natura tecnica, ad esempio occorre conoscere con pertinente documentazione:
1) quando è stato realizzato l’impianto idrico;
2) quanti chilometri è l’impianto idrico attualmente;
3) quanti chilometri di impianto idrico sono stati concretamente sistemati;
4) con quale materiale è stato realizzato all’inizio l’impianto idrico;
5) il periodo delle manutenzioni effettuate nel periodo che va fin dalla sua realizzazione ad oggi, tenuto conto del continuo e progressivo aumento della popolazione della Città di Ladispoli Comune autonomo dal 06 Maggio 1970.
Considerato che la stampa ha pubblicato “PFAS nell’acqua potabile, contaminate quelle di Cerveteri e Tarquinia”, i Tre Amici al Bar, ove nulla osti, chiedono agli Addetti ai Lavori, quale siano i pertinenti dati PFAS che riguardano la Città di Ladispoli ed in attesa dell’ eventuale risposta, comunicano, altresì la buona notizia “ovvero che il corpo umano può espellere naturalmente i PFAS, anche se può richiedere tempo. Bere molta acqua (depurata dai PFAS con il depuratore a carboni attivi e osmosi inversa) e seguire una dieta equilibrata può aiutare il corpo a eliminare questi composti più velocemente”, dannosi per l’essere umano, perché in estrema sintesi: ” l’ accumulo dei PFAS nell’organismo umano ha effetti tossici e può essere correlato a patologie neonatali, diabete gestazionale e, in caso di esposizione cronica, formazione di tumori. Alcuni PFAS sono stati classificati anche come potenziali interferenti endocrini”.
Infine, evidenziano la seguente citazione: “Nessuno che impari a pensare può tornare a obbedire come faceva prima, non per spirito ribelle, ma per l’abitudine ormai acquisita di mettere in dubbio ed esaminare ogni cosa.” Hannah Arendt, “Alcune questioni di filosofia morale”.
Quanto sopra, ai sensi dell’articolo 118, quarto comma, della nostra Costituzione della Repubblica Italiana che recita: “Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”.
Tutto ciò, sempre a difesa della libertà di ognuno, occorre sempre assicurare l’effettività dei diritti civili e sociali, il rispetto delle libertà garantite dalla nostra Costituzione Italiana e della dignità delle persone è sempre la precondizione per la realizzazione di una vera democrazia”.
Roberto Magri, Raffaele Cavaliere, Diego Corrao