Performance artistica dal vivo del pittore Andrea Puca

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Sabato 21 luglio presso l’Atelier d’artista in via Ancona 192 a Ladispoli il pittore di Ladispoli dipingerà in diretta davanti alla platea di visitatori numerosi quadri nel più breve tempo possibile

Di Felicia Caggianelli

Si definisce un impressionista ed espressionista. Con grande naturalezza l’artista Andrea Puca passa dai paesaggi all’astratto dal figurativo all’informale conservando le caratteristiche di pennellate ad ampio respiro che non ingabbiano forme e figure lasciandole libere di accompagnare la fantasia dell’interlocutore che le ammira. Non a caso ama l’arte in generale e trae ispirazione da tutto quello che lo circonda e così ecco che anche un oggetto di uso quotidiano può diventare importante grazie alla sua maestria di artista. Per lui infatti la pittura diventa il veicolo per reinventare un oggetto, per dargli nuova vita, una personalità…un’anima. Un ruolo fondamentale gioca per lui il colore. Dopo essersi espresso con i pennelli attualmente si è avvicinato alla tecnica della spatola che oltre a dare corpo all’opera ne fa uscire fuori la figura protagonista. Come artista oltre che dipingere sulla tela, sul cartone, sul legno e carta si è anche spinto oltre ovvero sulle stoffe impreziosendo vestiti che riproponevano disegni di quadri che aveva dipinto. Tra le sue performance artistiche anche la copertina del libro dello scrittore Emiliano Reali che dopo aver acquistato un suo quadro utilizza l’opera per la copertina. Essendo un pittore che adora sperimentare sabato 21 luglio sarà protagonista assoluto di una performance originale ovvero l’artista per la prima volta realizzerà in diretta i suoi quadri. Dipingerà sul posto, davanti alla platea di visitatori che prenderanno parte alla serata, più quadri possibili in poco tempo. Per conoscere meglio questo artista che vanta all’attivo una rosa di opere che sfiorano le ottocento unità lo abbiamo incontrato a Ladispoli, città dove vive. Al pittore Andrea Puca abbiamo chiesto: Maestro, possiamo parlare di una nuova fase artistica della sua vita? “Sì, perché non ho abbandonato nulla perché mi piace esprimermi con l‘astratto piuttosto che con il figurativo ma ci sono anche dei giorni che sento il bisogno di esprimermi anche con tecniche diverse. Non a caso mi piace partire magari da un qualcosa di comune quale può essere un paesaggio che in corso d’opera però acquisisce nuova vita diventando un qualcosa di originale e mai scontato che vive di luce propria ma nell’arte oltre ad arrivare a cose nuove si può benissimo tornare tranquillamente indietro per cui nell’arte tutto è importante e non ci sono regole fisse proprio perché l’arte non può essere ingabbiata. Anche se pur non essendoci regole precise l’importante è saper maneggiare bene i colori”. Maestro, le sue pennellate fanno di lei un artista riconoscibile nel mare magnum di pittori proprio perché le appartengono, si tratta di un bel riconoscimento per un artista. Che ne pensa? “Effettivamente è così e sono in molti a dirmelo proprio perché anche se cambio soggetto o genere il tratto pittorico irrompe regalandole una identità propria anche se a questo traguardo ci sono arrivato dopo diversi anni. Maestro quando ha iniziato a dipingere? Sono circa venti anni che dipingo e devo dire grazie a mia moglie Roberta che mi ha spinto in questa impresa tanti anni fa. Galeotto fu un museo in Spagna la mostra di Picasso. Ricordo che rimasi rapito davanti alla Guernica e da lì ho iniziato. Avendo studiato all’istituto d’arte più che dipingere mi piaceva disegnare fermo restando che adesso le mie opere nascono di getto sotto la guida di tratti liberi”. Come artista possiamo definirla anche uno sperimentatore? “Sì. Sono sempre in cerca di emozioni nuove dopotutto l’arte è sperimentazione”. C’è un’età in cui iniziare a dipingere? “No. Ogni età è buona per avvicinarsi a questo poliedrico mondo”.