Il Pd tuona: “I Comunisti di Ladispoli hanno fatto dietrofront”

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Riceviamo e pubblichiamo dal Partito democratico di Ladispoli.

Replichiamo al comunicato a firma Sinistra Italiana – Indipendenti di Sinistra e Laboratorio della Coalizione Civica nel quale si legge tra l’altro:”…. fuori da un percorso di “primarie del centro-sinistra” costruito su basi troppo incerte, più simile ad un concorso in cui misurare il gradimento su questo o quel nome che ad un progetto rinnovato per governare la città”. Intanto come PD ringraziamo tutti quei militanti che ai banchetti e al Circolo stanno spendendo, con spirito di servizio, tempo ed energie e tutti i ladispolani che con l’iscrizione all’albo degli elettori vogliono partecipare alle primarie del centro sinistra per scegliere il candidato Sindaco alle prossime elezioni comunali. Le scelte si rispettano anche quando si tratta di un dietrofront. Dietrofront rispetto al comunicato congiunto  (PD – PSI – Sinistra Italiana – Indipendenti di Sinistra) del 1 febbraio che affermava: “Il percorso verso le primarie del 19 marzo prende forma.     Nell’incontro di lunedì sera  (30 gennaio ndr) si è ribadita con forza  la volontà di porre  al centro   le donne, gli uomini, gli abitanti, i precari, il popolo dei diritti che guarda ad una nuova idea di cittadinanza. Mentre altri hanno scelto la strada di una candidatura a sindaco a prescindere, su questo versante si è scelto di percorrere il cammino delle primarie per valorizzare la richiesta di partecipazione che si avverte forte e necessaria nel nostro comprensorio.”  Percorso, al quale ricordiamo – sempre per dovere di cronaca – si è aggiunta anche un’altra forza componente l’attuale maggioranza amministrativa di Palazzo Falcone (maggioranza comprendente anche ex SEL ora Indipendenti di Sinistra)  e cioè Patto per Ladispoli. In merito alla visione di città tutto quanto espresso nel comunicato, al quale stiamo replicando,  ricalca in definitiva il Documento Politico Programmatico del PD, unico partito, ci teniamo a precisare, che finora abbia delineato con tale documento  una prospettiva nitida e pubblica attraverso i media e come strumento di confronto nelle consultazioni con le forze politiche e civiche. Le primarie sono un momento  alto di partecipazione popolare per la scelta di colui/colei che poi dovrà tradurre in fatti, se eletto/a la piattaforma che accomuna una coalizione. Scendere a primarie è anche un atto di coraggio per chi si mette in gioco perchè il risultato non è scontato e non ci sono arbitri di parte, i veri arbitri sono gli elettori e non  c’è nulla di confuso o di artificioso nelle primarie che stiamo portando avanti  nel rispetto del regolamento. Ci sono forze che vorrebbero le primarie ma non le hanno e se ne dolgono, nel centro sinistra ciò è possibile, si chiama partecipazione, “che si avverte forte e necessaria nel nostro comprensorio”, e democrazia.