PARCHEGGIO A LADISPOLI

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La nota di Sinistra Italiana Ladispoli sul progetto Parcheggio Multipiano.

A seguito del nostro intervento sul caso dello sgombero delle roulotte su via del Tritone, abbiamo scoperto, con l’intervento della polizia locale, che solo una persona – forse due – erano presenti nelle case viaggianti.
Sembra strano perché risultavano abitate nei giorni precedenti l’ordinanza: alcuni residenti si sono indignati e chiamato il Comune per riportare l’ordine.
Quando si parla di cacciare i senzatetto, gli interventi sono sempre celeri. Diverso se la segnalazione sia per i tombini otturati o la sporcizia dei marciapiedi: c’è decoro e decoro.
Ordine che effettivamente mancava da parecchio visto che durante tutto l’anno, c’è una presenza permanente di roulotte e camper, spesso semplicemente per assicurare ai turisti una vacanza low-cost senza però creare delle aree di sosta con i servizi.
Sono tante le aree e i parcheggi che diventano campeggi estivi, quegli stessi parcheggi di scambio per i pendolari che rimangono vuoti ed inutilizzati mentre il comune si adopera a costruire un inutile parcheggio multipiano di 4 piani, sotto le case dei cittadini.
E scopriamo che le roulotte, portate via con i carriattrezzi e stampa locale al seguito con telecamere, invece di essere parcheggiate nella “depositeria comunale”, giacciono proprio nel parcheggio adiacente il cavalcavia della stazione (sì, proprio quel parcheggio inutilizzato dai pendolari) collocate sulle stesse strisce di erba sintetica e le stesse transenne rimosse da via del Tritone.
Un parcheggio, pagato dalla provincia per i residenti, che ora è diventata una rimessa di roulotte a cielo aperto. Questo è il deposito comunale?
Perciò, verrebbe anche da pensare che le persone che le abitavano, sono state solamente spostate in luogo poco visibile da cittadini e turisti. Al momento in cui le foto sono state scattate, alcune risultavano aperte e abitate.
Il dubbio rimane.
Inoltre, il progetto del parcheggio multipiano – indispensabile secondo l’amministrazione – continua il suo iter: scopriamo così che un vecchio progetto dell’Enel, quello di realizzare un centro satellite di energia elettrica proprio in vicolo Pienza, a causa del futuro cubo di auto, sarà spostato in via Bologna, l’ennesimo cul-de-sac tra palazzi e ferrovia, l’ennesimo pericolo per i cittadini dove il cemento intasa strade e in caso di emergenza, rende impossibile la fuga.
Ogni singola striscia di terra comunale, sarà pagata (e bisogna vedere a quale prezzo) e occupata. Nonostante si parli di centri satellite resilienti, avremo più energia e più cemento.
In fondo, finora nessuno è riuscito a risolvere il problema di una decina di senzatetto, figuriamoci risolvere quelli energetici e ambientali.
Attendiamo solo che qualcuno ci proponi una bella centrale a carbone, magari sull’unico grande  terreno verde rimasto per tornare ancora più indietro nel tempo, più di quanto questa amministrazione non stia già facendo!
Sinistra Italiana Ladispoli