I PIÙ RESPONSABILI CONTESTANO L’INTERVENTO IN SPIAGGIA A FIANCO AI NIDI DI FRATINO. E RITIRANO FUORI IL JOVA BEACH.
Sul piatto il Wwf ha messo circa 200mila euro per la palude di Torre Flavia. Soldi usciti fuori nel circuito Jova Beach Party-Intesa San Paolo. Se da un lato il contributo economico è invitante per riqualificare il monumento protetto, dall’altro, per tanti, specialmente le anime ambientaliste che tanto si sono battute per protegger l’oasi dal mega concerto sulla spiaggia di Jovanotti che ha messo in serio pericolo l’avifauna migratoria e l’habitat naturale, viene visto come un “contentino”.
D’altronde la stessa Wwf si era spaccata nel momento della ri-programmazione dello show musicale di Lorenzo Cherubini. Una scelta scellerata dal punto di vista ecologico, appoggiata in pieno dal comune cerveterano. Un capitolo per il Wwf chiuso – ha ammesso il responsabile specie ed habitat Wwf Italia, Gianluca Catullo, e questa almeno è un’altra lieta novità oltre al finanziamento legato al progetto Ri-Party-Amo filone “Ricostruiamo la natura”. Sull’arenile si è svolto l’evento di inaugurazione dell’intervento di ammodernamento.
Il sito, sempre più oggetto di attenzioni per la riproduzione del fratino e per altre preziosità, è stato oggetto di investimenti con delimitazione dei settori dunali, l’installazione di una passerella per favorire un accesso controllato e di altane mobili per la supervisione della spiaggia e dei nidi dei volatili. L’area è stata inoltre corredata con pannellistica informativa. Il piano mira a favorire la fruizione della zona da parte di turisti e cittadinanza nel corretto rispetto degli habitat e tutela delle specie.
Oltre al delegato comunale alle Aree protette, Filippo Moretti, al gestore dell’oasi per Città Metropolitana, Corrado Battisti e al dirigente servizio Aree Protette Città Metropolitana di Roma Capitale, Alessio Argentieri, erano presenti i bambini della scuola elementare “Don Nicolino Merlo”. Gli alunni hanno seguito delle sessioni didattiche e partecipato alla pulizia della spiaggia. Con “Ricostruiamo la natura” – sostengono i promotori dell’iniziativa – si vuol mostrare come, attraverso opere di ingegneria naturalistica, si possano produrre benefici permanenti in alcuni degli ambienti più fragili e degradati per proteggere, valorizzare il territorio e migliorare la fruibilità da parte delle comunità locali. Non tutti però hanno apprezzato l’evento.
Diverse associazioni si sono unite in un coordinamento, le stesse per altro che avevano contestato apertamente il concerto di Jovanotti. «Dopo aver sponsorizzato il Jova Beach Party con l’ingannevole comunicazione di un evento green per la tutela e la salvaguardia del nostro territorio – attacca il Coordinamento Italiano per la tutela degli ambienti naturali dai grandi eventi – sotto lo slogan “Puliamo l’Italia”, il Wwf organizza una iniziativa con più di cento partecipanti impegnati a ripulire la spiaggia, rischiando di arrecare grave disturbo alle coppie di fratino e corriere piccolo attualmente presenti».
Poi l’avvertimento: «A tal proposito – prosegue la protesta – è bene ricordare che la distruzione di nidi e l’uccisione dei pulli è reato, Tali iniziative andrebbero effettuate tra settembre e febbraio».