PALUDE DI TORRE FLAVIA STOP AL VOLO DI DRONI E ULTRALEGGERI

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LO AVEVA STABILITO L’ENAC, ORA IL GESTORE DEL SITO BATTISTI RINCARA LA DOSE: «I RESPONSABILI VANNO FERMATI»

L’altolà era scattato già nel 2023 quando arrivò il provvedimento dell’Enac pubblicato pure sul sito dell’Aeronautica. Una disposizione che di fatto proibì «l’atterraggio, il decollo e il sorvolo di aeromobili e di apparecchi a motore per il volo da diporto o sportivo» nell’area della Palude di Torre Flavia.

Un’esenzione che riguardava solamente «il volo libero (senza motore) e gli aeromobili per reali attività di soccorso, di emergenza, di antincendio, di protezione civile, vigilanza e salvaguardia della pubblica incolumità». Una vicenda che finalmente inserì diversi paletti per limitare tale criticità mettendo pure in guardia sul fatto «ulteriori deroghe possono essere concesse e coordinate di volta in volta con l’ente gestore dell’area naturale protetta (Città Metropolitana di Roma Capitale».

E a distanza di tempo la dose viene rincarata per fermare una “giungla” che è proseguita senza sosta nell’area più suggestiva e preziosa del litorale nord. E quindi nuovo semaforo rosso per il sorvolo di droni, ultraleggeri ed elicotteri sopra la palude di Torre Flavia. È quanto chiede Città Metropolitana di Roma Capitale attraverso il responsabile dell’oasi protetta che attraversa i comuni di Ladispoli e Cerveteri.

Quella di Corrado Battisti, delle associazioni ambientaliste e di tutti i volontari che si impegnano ogni giorno per la tutela del sito, è una battaglia che contro chi continua a sorvolare a bassa quota, anche con droni, l’area naturalistica, spaventando e disturbando gravemente gli uccelli acquatici che popolano lo stagno.

«Stiamo predisponendo una strategia comune per debellare il transito di velivoli a motore sulla palude – annuncia Battisti –. Il sorvolo è vietato dalla normativa sulle aree naturali e sulle zone di protezione speciale. Sappiamo anche da dove decollano: dal parcheggio di Campo di Mare, nei pressi del fosso Zambra. Cercheremo di predisporre un tavolo con le forze dell’ordine del territorio per delle azioni congiunte contro chi continua a provocare danni in questa fascia costiera importantissima per l’habitat floreale e faunistico».

Insomma, le sentinelle ecologiche dichiarano guerra ai paramotori. Spesso nel week end in tanti si avvicinano troppo a Torre Flavia, facendo volare aironi, fratini, corrieri e altri animali. «Ogni velivolo che verrà avvistato sulla Palude – tuona il responsabile dell’area protetta per conto di Città Metropolitana – sarà fotografato, identificato e segnalato alle autorità competenti.

Il divieto riguarda non solo i paramotori, ma anche tutti i velivoli ultraleggeri e i droni non autorizzati, sempre più presenti soprattutto la domenica e nelle ore serali. Il nostro Monumento è invaso da improvvisati piloti che disturbano le specie di animali in una delle zone naturalistiche più preziose del litorale. Invito tutti i cittadini e i nostri amici ambientalisti a diffondere il messaggio utilizzando i propri canali social e informando direttamente conoscenti e appassionati di volo».