No, a Bracciano no! Antonella Rinaldi dice così agli operatori sanitari arrivati a casa, chiamati la mattina del 16 gennaio dalla figlia Nicole, perchè accusava un malore. É stata operata d’urgenza poche ore dopo per un ulcerea perforata. In peritonite.
“Mi hanno salvato la vita, nel reparto di chirurgia dell’ospedale di Bracciano sono stata ricoverata tre settimane durante le quali mi hanno trattato con estrema competenza e tanta umanità. Mi sento di ringraziare tutti, dall’equipe medica ad ogni operatore presente” – racconta Antonella che si rivolge alla redazione per mandare un messaggio: “Ai medici Daniele Canaviglia, Romano, Passa e Pascazio va tutta la mia gratitudine”. E alla comunità vuole far saper che “mi sbagliavo, il mio, verso la struttura ospedaliera, era un pregiudizio infondato che, unito alla paura di morire, ha fatto sì che trascurassi la mia salute. Lo stomaco era danneggiato da anni e nonostante il dolore fosse intenso, non affrontavo il problema. La paura mi paralizzava. Anche rispetto a questo mio limite ho ricevuto sostegno e aiuto. Sono stati degli angeli non lasciandomi mai sola. Neanche di notte”. Oggi Antonella è a casa a Cerveteri, il recupero richiede pazienza e riposo ma si dice ottimista, ha ritrovato il sorriso e la fiducia verso il prossimo. Un nuovo stomaco, un diverso approccio alla vita.