Nuovi ritrovamenti archeologici effettuati a Castrum Novum

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È solo di queste ultime ore la notizia datami dal coordinatore, fin dall’inizio, degli scavi a Castrum Novum, il noto archeologo Flavio Enei, di importanti ritrovamenti ivi effettuati dalla missione internazionale che opera in loco insieme ai volontari specializzati del Gruppo Archeologico del Territorio Cerite (GATC – onlus)  sotto l’egida della Soprintendenza Archeologica. Così mi ha scritto brevemente ed esattamente  l’Amico Dr. Flavio : “ Ciao Arnaldo a Castrum  grandi ritrovamenti …. base di statua  e frammento di una mano in marmo a dimensioni più grandi del normale …!!” Essendo la notizia più che degna di rilievo ho subito contattato Enei per ulteriori chiarimenti rispetto al suddetto, contenuto, messaggio e se potevo diffonderlo con maggiore dovizia di particolari da parte sua. Avutone l’ok., grazie ai rapporti di stima e fiducia reciproca che ci legano da vari anni ed anche in considerazione del fatto che ho seguito, giornalisticamente, l’evolversi dei suddetti scavi fin dal loro inizio avvenuto nel 2010, posso scrivere, con sufficiente cognizione di causa, quanto segue: Oltre ad altre notizie fornitemi su altri approfondimenti effettuati in questi ultimi giorni di cui accennerò brevemente successivamente, ciò che mi è stato detto da Enei rende particolarmente molto interessante quello che è stato rinvenuto. Intanto è fondamentale il fatto  che i due ritrovamenti, sicuramente collegabilissimi fra di loro, sono avvenuti in quello che può essere considerato il centro storico dell’ insediamento, ove gli antico romani ponevano, nei vari periodi storici di riferimento, le statue dell’imperatore all’epoca egemone. Andando al dettaglio: Nella zona, ove attualmente sta scavando il gruppo degli archeologi cechi dell’Università di West Boemia, sempre sotto il coordinamento di Enei, (e siamo, come suddetto, nella parte centrale dell’insediamento antico romano) è stata rinvenuta il basamento di una statua e la parte di un braccio in marmo con una mano, il tutto più grande del normale; mano che, vistone la postura, conteneva sicuramente un’asta (in proposito basta andarsi a  vedere una delle tante statua, a corpo intero, di Augusto e di altri imperatori – ndr). La zona del ritrovamento e quanto rinvenuto, (almeno fino ad ora a campagna di scavo archeologico in pieno corso, e quindi non sono affatto da escludere altri importanti rinvenimenti) fa propendere, sia Enei che gli altri archeologi, sul fatto che si è di fronte a dei resti concernenti, come sopra, di una statua di un imperatore. Ritrovamenti sui quali gli stessi archeologi stanno effettuando ulteriori studi ed accertamenti ( anche fotografici) per comprendere meglio a quale preciso periodo storico risalire in modo da poter compendere di quale imperatore si tratti. Fra l’altro a Castrum Novum si sta mostrando, in tutta la sua grande evidenza, il decumano della città (che era una delle viae princeps che correva in direzione est-ovest nelle città romane – ndr) in questo caso molto ben collegato, in un evidente tutt’uno, al ritrovamento dei resti della bella porta est, quindi nel caso specifico, un tratto di importante  strada che andava dall’entroterra verso il prospiciente mare passando vicino al teatro (che è ancora tutto da scoprire nella sua interezza) per poi proseguire, probabilmente, verso la porta ovest (ancora da rinvenire) per poi collegarsi all’Aurelia Antica (quella moderna passa proprio sotto Castrum Novum e per molti tratti ricalca quella antico romana). Ricordiamo, e forse non è a tutti noto, che la Via Aurelia fu realizzata nel III° secolo a.C. da Gaio Aurelio Cotta (della Gens Aurelia) inizialmente per collegare Roma con Cerveteri e che, comunque, si tratta della strada più lunga, a tutt’oggi rimasta, dell’impero romano che ancora raggiunge i 970 chilometri dei quali 698 ancora sono presenti nel nostro territorio nazionale e che originariamente arrivava in Hiberia (I’antica Spagna che i greci chiamavano Iberia e che gli antichi romani latinizzarono appunto in Hiberia con l’H – ndr). Tornando, ma non più di tanto, all’argomento principale, visto e considerato che l’ingresso a Castrum Novum è sito al n.613 del km. 64,300 dell’attuale Via Aurelia, vi è da dire che nell’attuale mese di giugno l’area archeologica è visitabile, a scavi in corso, tutti i giorni dal lunedì al venerdì incluso sia al mattino alle ore 10,30 che al pomeriggio alle ore 15,00; mentre la stessa cosa sarà possibile da luglio ad ottobre nelle ultime domeniche del mese alle ore 11,00 ed alle ore 12,00. La visita, assolutamente gratuita, risulta di grande interesse per un’ampia fascia di età anche in considerazione del fatto che, in loco, ottimi e molto disponibili archeologi ( con il loro coordinatore Enei in primis) sono pronti a dare tutte le spiegazioni necessarie, ed a rispondere alle relative domande, su quella che originariamente era una colonia romana fortificata risalente addirittura all’epoca della Prima Guerra Punica.

                                                                                                      Arnaldo Gioacchini