NUOVE DETRAZIONI FISCALI PER LE SPESE VETERINARIE

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La manovra di bilancio dello Stato ha aumentato le detrazioni per le spese veterinarie.

di Barbara Civinini

Si tratta di un piccolo risparmio ma per gli animalisti rappresenta un passo in avanti importante. In dettaglio il tetto delle spese veterinarie da portare in detrazione è aumentato dal 1° gennaio: il massimale raggiunge quota 500 euro (dagli attuali 387,34 euro) e considerando la franchigia di 129,11 euro e l’applicazione dell’aliquota del 19%, sostanzialmente la detrazione passa da 49 euro a 70,46. Però se ne potrà beneficiare solo per gli animali domestici o per la pratica sportiva. Naturalmente, è necessaria la fattura o ricevuta che attesti la visita.

Per quanto riguarda i mangimi speciali – tipo le crocchette per il gatto diabetico – invece l’Agenzia delle entrate (risoluzione 24E/17) ha confermato che non sono detraibili perché non sono considerati farmaci. Niente detrazioni, e questo è un vero problema. Basta pensare che un sacchetto Diabetic DS 46 per gatti della Royal Canin da 1,5 kg. costa circa 20 euro.

“Il tetto è molto inferiore a quello che avevamo richiesto, ma siamo di fronte ad un risultato storico, perché la soglia di detraibilità delle spese veterinarie è rimasta immutata da quasi vent’anni” – ha commentato la presidente dell’Intergruppo parlamentare, on. Michela Vittoria Brambilla. E’ stato stanziato anche un milione di euro per la lotta al randagismo, spiega la Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, di cui il 60% è riservato a Molise, Abruzzo, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna per la realizzazione di piani straordinari di prevenzione e controllo.