Mozione dei lavoratori e delle lavoratrici dell’IIs Guglielmotti di Civitavecchia.
I lavoratori e le lavoratrici dell’IIs Guglielmotti di Civitavecchia, riunitisi in data 09/10/2025 in Assemblea Sindacale, premesso che:
- La salvaguardia dei diritti umani è un principio fondamentale, riconosciuto dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (1948) e da numerosi trattati internazionali ratificati dall’Italia, tra cui la Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (1989);
- Il Governo di Israele sta perpetrando un genocidio nei confronti della popolazione civile di Gaza, così come riconosciuto dalla Commissione indipendente dell’Onu e dall’IAGS (International Association of Genocide Scholars);
- La gravissima emergenza umanitaria, dovuta agli efferati e continui attacchi dell’esercito israeliano nei confronti della popolazione civile, ha provocato e continua a provocare migliaia di vittime e un numero altissimo di minori colpiti dalla violenza e dalla fame indotta per il blocco di cibo e acqua imposto da Israele nella striscia di Gaza;
- L’articolo 11 della Costituzione Italiana sancisce il ripudio della guerra come mezzo di aggressione e di risoluzione dei conflitti tra Stati
- l’Italia ha aderito alla “Dichiarazione sul diritto allo sviluppo”, adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, la quale afferma che l’eliminazione di violazione dei diritti umani che derivano da “colonialismo, neocolonialismo, apartheid, ogni forma di razzismo e discriminazione razziale, dominazione e occupazione straniera” è essenziale per il progresso e la cooperazione internazionale;
- la scuola italiana ha tra i suoi obiettivi fondamentali l’educazione alla pace, alla convivenza civile, alla solidarietà e al rispetto reciproco;
- il pericolo di un progressivo assuefarsi a comportamenti discriminatori, razzisti, di indifferenza rispetto al dolore umano, al sistematico disprezzo e indifferenza rispetto ai principi fondamentali del diritto internazionale, rischia di farci degenerare in una spirale di violenza mondiale dagli esiti imprevedibili
DICHIARANO DI
- Condannare con fermezza ogni forma di guerra, occupazione illegittima, sterminio etnico genocidiario, riduzione alla fame, apartheid, violenza contro la popolazione di Gaza e della Cisgiordania come già previsto dalle 69 risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU mai attuate e della Corte Penale Internazionale dell’Aia che, già il 21 novembre 2024 ha denunciato il Governo israeliano per crimini di guerra e contro l’umanità in Palestina.
- Ribadire il ripudio alla guerra e di qualsiasi forma di discriminazione, colonizzazione, segregazione e persecuzione basata su etnia, religione o cultura
- Impegnarsi a sviluppare conoscenze e sensibilizzare la conoscenza sull’occupazione di Gaza e Cisgiordania (West Bank) attraverso percorsi di approfondimento storico, economico, socio-antropologico, culturale che possano consentire agli alunni di comprendere ciò che sta accadendo, senza ricorrere nell’assuefazione o peggio nell’indifferenza.
- Promuovere, attraverso le attività scolastiche ed educative, percorsi formativi, momenti di confronto, manifestazioni ed eventi che contribuiscano a sviluppare una coscienza critica, civile e solidale, nel pieno rispetto del pluralismo e della funzione educativa della scuola.
- Riconoscere e sostenere il diritto di tutte le alunne e gli alunni del mondo a crescere in condizioni di sicurezza, salute, istruzione e dignità, come stabilito dalla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia
- Richiedere a tutte le Istituzioni della Repubblica Italiana d’interrompere l’acquisto e la fornitura di armi nei confronti del Governo d’Israele fino a che queste violazioni indiscriminate non vengano interrotte definitivamente. Questo punto deve essere chiaro: nella misura in cui l’indagine della Commissione Indipendente ONU che ha comprovato con una quantità enorme di materiali documentari e di dichiarazioni fatte dal Governo Israeliano, si dovesse concretizzare in un’azione giuridica operativa, l’aver sostenuto o incoraggiato tali atti equivarrebbe ad una responsabilità enorme di cui le nostre istituzioni sarebbero complici. E’ proprio in nome del rispetto formale e sostanziale delle nostre istituzioni democratiche che siamo chiamati ad operare in tutti i modi possibili per contrastare l’escalation di violenze nei confronti dei civili in atto.
I lavoratori e le lavoratrici firmatari dichiarano, inoltre, di allinearsi a tutte le iniziative non violente che hanno lo scopo di favorire l’apertura di canali umanitari permanenti nei territori occupati e negli scenari di conflitto.
Civitavecchia, 09/10/2025
Seguono firma:
Anna Maria Galimberti
Cesare Pozzuoli
Emiliano Marini
Antenisca Leone
Federica Cipriani
Francesco Cori
Maria Rita Frenna
Francesco Precenzano
Benedetta Borzacchi
Sara Deledda
Alessandra Callegari
Mario Bresci
Marcella Favero
Katia Fronterré
Alfredo Antonacci
Fiorella Tiberi
Luca De Sanctis
Riccardo Taiss
Silvia Carla Aruffo
Giuseppe Nuccetelli
Elena Boaga
Erika Cuscusa
Simona Roversi
Gisella Ianiri
Antonella Gaudino
Alessandro Di Meo
Susanna Ramoni
Stefania Di Marco
Luca Fazzolari
Maria Elena Santi
Linda Manzo
Moreno Serra
Giovanna Lombardi
Salvatore Fabio Vasta
Micaela Rendina
Letizia Braccini
Giacomo Maio
Maria Rita Bianco
Simona Zintu
Moreno Rocchi
Silvano Proietti
Elena Maisti
Cinzia Ciambella
Monia Perello
Antonio Chiarenza
Maria Grazia Ansaldo
Massimo Fracassa
Maria Biglioli
Elena Sternini
Roberta Sgrelli
Alessandra Cappellacci


































































