Migliaia di interventi senza autoscala e organico ridotto all’osso: in servizio solo la storica 26 A.
Pompieri senza autoscala. Organico ridotto all’osso e mezzi obsoleti in riparazione. Fa effetto a poche ore dalla tragedia in cui tre uomini sono morti in un’esplosione ad Alessandria mentre svolgevano il proprio lavoro ma la vita è davvero dura per i vigili del fuoco di Marina di Cerveteri. Soltanto una squadra, la storica 26 A, è rimasta a coprire un territorio molto vasto. Circa venti uomini si dividono i 4 turni giornalieri in un raggio di azioni di oltre 60 chilometri, da Santa Marinella a Focene, passando per Ladispoli e Cerveteri dove si registrano le maggiori criticità.
A complicare la vita al personale è però l’assenza dello “Stralis”, mezzo da 5000mila litri, utile ovviamente negli interventi più importanti ma in officina in avaria. Che dire dell’assenza dell’autoscala? Impossibile intervenire nei piani alti di un edificio per domare un eventuale incendio. I pompieri di Cerenova devono attendere l’arrivo dei rinforzi da altre località. “E’ una situazione complicata, non ci stancheremo mai di dirlo. L’autoscala per il lavoro che viene svolto dai vigili del fuoco è fondamentale. E invece ne è fornita solo la caserma di Civitavecchia e spesso è impegnata”, sostiene Gabriele Fargnoli, responsabile per le relazioni esterne del sindacato Federazione Nazionale Sicurezza Cisl. La macchina attualmente in uso al personale contiene circa 1.500 litri di acqua. Questa quantità è sufficiente a malapena a spegnere il rogo che avvolge una vettura. La media degli interventi supera i 120 al mese per ciò che riguarda incidenti stradali, incendi, intemperie meteorologiche e allagamenti, soccorsi in abitazioni e salvataggi persino di gatti in difficoltà sugli alberi. “Il Ministero dev2 intervenire al più presto. A Ladispoli, Cerveteri, Bracciano e Fiumicino la media è di 2mila interventi ogni anno e i vigili del fuoco ormai da troppo tempo non operano con la dovuta serenità. Il Governo dovrebbe fare la sua parte e rafforzare il personale, non tagliare uomini e il parco veicoli”, interviene anche Riccardo Ciofi, segretario regionale del sindacato Cisl.