MAURIZIO MARTUCCI: “È IN GIOCO LA SUPREMAZIA SUL GRANDE RESET TECNOLOGICO”

0
247
guerra fredda 2.0

“TRA USA E CINA È IN ATTO UNA GUERRA FREDDA 2.0 PER IL DOMINIO NELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE”

Tra le più grandi potenze del mondo è in atto una guerra senza esclusioni di colpi, la cui vera posta in gioco è la supremazia nell’Intelligenza Artificiale. Ed il motivo è chiaro: nell’era che punta al transumanesimo, chi domina l’IA, domina il mondo.

Guerra Fredda 2.0 l’ha definita il giornalista d’inchiesta Maurizio Martucci – una delle voci più critiche nel panorama del giornalismo italiano nei confronti della digitalizzazione forzata della società – intervenuto al Rocco live show: “Tra Cina e gli Stati Uniti d’America è in atto una Guerra Fredda 2.0 che coinvolge anche l’Italia e l’Occidente Atlantista: le applicazioni del Golden Power nei governi Conte e Draghi per impedire l’infrastruttura di rete 5G cinese si è rinnovata nello scontro tra Stargate di Trump e Deeseek per l’Intelligenza artificiale più potente al mondo. È in atto il grande reset tecnologico per l’istaurazione del nuovo ordine digitale”.

A guidare questa sfida epocale è stato scelto Trump dall’apparato militare/finanziario/industriale USA, (lo stesso apparato che aveva scelto Biden per gestire la pandemia come è stata gestita). E non a caso Trump, non appena insediato, ha mosso le sue prime pedine a sostegno delle nuove tecnologie, rimuovendo ogni barriera all’IA e alla produzione energetica, accantonando il Green, gli accordi di Parigi e tutta la narrazione climatica. Il digitale è dunque il cuore della Quarta Rivoluzione industriale.

Tutto il resto, emergenze sanitarie, belliche e climatiche, sono pretesti funzionali a questo scopo, per implementare sorveglianza di massa e digitalizzazione secondo l’agenda del grande reset, che però procede con tempistiche non identiche tra paese e paese.

La distopia in Italia è ancora in fase iniziale “potremmo dire all’aperitivo – ha detto Martucci – In altri posti del mondo, è già realizzata”. Pensiamo ai paesi dove riconoscimento facciale e credito sociale sono già realtà, per esempio “alla Cina che è la punta di diamante, ma anche in Russia non si scherza, e in Nigeria, dove la moneta contante e cartacea è stata scavalcata per un certo periodo dalla moneta digitale che ha bloccato la circolazione della valuta contante. Noi siamo all’inizio di questo processo anche perché il 5G – la rete su cui viaggiano le cose compresa Intelligenza artificiale – deve ancora entrare in fase operativa. Poi, una volta che sarà tutto a pieno regime, i programmi prevedono proprio questo: il grande reset è tecnologico, lo dico oramai da tempo”.

Il 5G – ha sottolineato Martucci – non c’entra nulla con la telefonia mobile, “non riguarda il telefonino, non è un upgrade, un aggiornamento, un avanzamento di standard come è stato per il 2G, 3G e 4G perché riguarda le cose, gli oggetti connessi e parlanti, la realizzazione delle Smart City, delle Città dei 15 minuti, delle Città Ztl allargate, di quel grande controllo orwelliano attraverso telecamere, sensori iperconnessi, riguarda i satelliti di Starlink per il 5G dallo spazio.

Lo scontro Occidente-Oriente, America- Cina, è centrato sul 5G: non a caso quando il 5G è partito qui in Italia, ricordo gli esecutivi prima Conte e poi Draghi applicare il Golden Power per impedire alle aziende cinesi di installare la loro infrastruttura tecnologica. Perché di questo si parla: creare l’infrastruttura tecnologica, per poi arrivare alle applicazioni. Applicazioni svariate come automobili a guida senza conducente, la casa domotica, il condominio remotizzato, la telemedicina, la nanorobotica, quindi il tecno-uomo, l’internet dei corpi”.

Il 5G, dunque, è il mezzo per realizzare la tecnogabbia, il 5G “riguarda la Repubblica dei gigabyte. Riguarda la mutuazione del sistema cinese dove il 5g è tremendamente avanzato e milioni di telecamere sorvegliano i cittadini h24 dalla culla alla tomba”.

La vicenda Stargate/ Deepseek dimostra chiaramente che “la guerra è digitale. Il nuovo ordine non è soltanto mondiale, ma è l’installazione di un nuovo ordine digitale. In tempi non sospetti, – ha sottolineato Martucci – quando le piazze italiane si riempivano per il green pass e per le misure liberticide, dicevo, attenzione non fermatevi al dito, guardate la luna, guardate che il grande reset è tecnologico”. Infatti, la linea di continuità delle varie emergenze, sanitaria, bellica e climatica, ce la dà proprio il digitale.

Ad ulteriore conferma “Trump appena insediato ha calato l’asso nella manica, 500 miliardi di dollari per Stargate con l’obiettivo di creare la più grande intelligenza artificiale del mondo.

Cosa fanno in Oriente, dall’altra parte della barricata, come se fosse la Guerra Fredda 2.0 (in questo caso non c’è l’Unione sovietica ma la Cina)? Calano anche loro l’asso nella manica con DeepSeek una intelligenza artificiale AI open source finanziata con 5/6 miliardi di dollari, quindi l’1% rispetto agli americani ed è più performante, più sicura, più strutturata e soprattutto è libera e non è nelle mani di colossi di multinazionali private”.

E ancora: “per quanto riguarda la mia visione della vita non faccio distinguo tra un’intelligenza artificiale open e intelligenza artificiale privata. Il punto è che l’intelligenza artificiale rappresenta una vera e propria minaccia per la sopravvivenza dell’umanità, minaccia anche dal punto di vista occupazionale [..] L’America ci punta, ma la Cina ha risposto immediatamente con un progetto inverso e contrario. Questo fa capire che il vero trend su cui gli americani stanno puntando è la digitalizzazione.

La partita si gioca tutto su questo scenario, non comprenderlo, significa non avere la cassetta degli attrezzi per decodificare la realtà. C’è uno scontro in atto, sembra quasi che il primo che possa arrivare a padroneggiare l’intelligenza artificiale potrà fregiarsi del titolo di comandare l’intera umanità. Non a caso, Elon Musk, con Neuralink, mira alla connessione cerebrale uomo-macchina per mezzo di microchip intracranici, con il fine di permettere agli esseri umani di sincronizzarsi con l’intelligenza artificiale e controllare sistemi informatici con il pensiero (o piuttosto essere controllati?).

“Musk già nel 2017 ripeteva che l’essere umano deve ibridarsi, se non vuole soccombere- una volta superata la singolarità – all’intelligenza artificiale senziente. Dunque – ha concluso Martucci – secondo questa visione, l’intelligenza artificiale sarà quella che andrà a governare la post umanità. Lo scenario è questo”.