Interpretare, con la palpazione, il polso radiale ci consente, se anomalo, di poter sospettare diverse patologie cardiovascolari. Peccato che non siano molti che vi ricorrono. L’eiezione del ventricolo sinistro, dopo l’apertura della valvola aortica che mette in comunicazione il ventricolo sinistro con arteria omonima genera il flusso sanguigno arterioso che raggiunge ogni parte del corpo.
Con la palpazione del polso radiale, al braccio, si apprezza quest’onda di propagazione. E’ possibile esplorare con le dita anche altri polsi ove l’arteria, sotto la cute, si fa più superficiale: carotidea, femorale … fino giù alle tibiali posteriori e pedidie. Concentriamoci sul polso radiale.
C’è chi lo apprezza peggiorandovi sopra il solo pollice. Personalmente preferisco utilizzare tre dita di una mano (indice, medio, anulare). Quali sono i polsi anomali? Inizio con il “polso piccolo e debole”, denominato con il nome latino, “pulsus parvus”. Si riscontra quando vi è una diminuita gettata cardiaca, o di una ridotta pressione differenziale, oppure un’aumentata resistenza vascolare.
Questo polso ipocinetico può avere varie cause: ipovolemia, insufficienza ventricolare sinistra, stenosi aortica o mitralica, pericardite costrittiva. All’opposto un “polso ampio e scoccante”, e ipercinetico indica un aumento della gittata ventricolare sinistra, un aumento della pressione differenziale, una diminuzione delle resistenze periferiche. Le cause sono il dotto arterioso pervio, intensavasodilatazione, l’insufficienza aortica. Un polso non ampio ma solo scoccante, si può apprezzare invece nei pazienti con insufficienza mitralica o con difetto del setto interventricolare.
Altro polso è quello bifido (bisferiens) che presenta due picchi sistolici. E’ tipico dell’insufficienza aortica e delle miocardiopatie ipertrofiche. Vi è poi il polso alternante (pulsus alternans) in cui non vi è un ritmo regolare dell’onda pressoria ma una variazione di ampiezza del polso. E’ questo un segnale di grave scompenso del ventricolo sinistro (si manifesta di solito in pazienti che hanno un evidente terzo tono).
Ricordo anche il più raro polso dicroto, composto da due distinte onde palpabili, di cui la seconda è in diastole. Si riscontra più frequentemente quando la gettata sistolica è molto bassa come nelle miocardiopatie dilatative. Ben più importante, infine, è il polso paradosso. Durante l’inspirazione polmonare il polso radiale invece di ampliarsi si attenua, si riduce di ampiezza, talora si fa vuoto. Vi è un’esagerata caduta inspiratoria (superiore a 10 mmHg) della pressione arteriosa sistolica.
Si riscontra (è un importante segno semiologico) nei pazienti con tamponamento cardiaco oppure con severa ostruzione delle vie aeree (stato di male asmatico). Nella coartazione aortica, cardiopatia congenita caratterizzate da un restringimento dell’aorta apppena al di sotto dell’arteria succlavia sinistra, personalmente utilizzo le due dita delle due mani: una per palpare ed il polso radiale e l’altra quella femorale (nella piega inguinale pochi cm sotto la spina iliaca superiore).
Questo perché la patologia comporta ipertensione arteriosa secondaria (come la nefrovascolare, malattia renale, ipercortisolemia, feocromocitoma, iperparatiroidismo, morbo di Conn) che, nella maggior parte dei pazienti non da sintomi al momento della diagnosi .Il sospetto mi viene quando un paziente con ipertensione sistemica, presenta un ritardo del polso femorale (ritardo polso radiale – femorale) ed il polso femorale è meno ampio di quello radiale.
La pressione tra braccio destro e gambe è superiore di almeno 30 mmHg (ciò è francamente patologico). Riassumendo: è banale apprezzare il polso radiale? Quante diagnosi ci permetterebbero di sospettare un polso piccolo e debole, un polso ampio e scoccante, un polso bifido, un polso alternante, un polso paradosso?Tra i segni clinici il polso radiale è molto importante.
Aldo Ercoli

Aldo Ercoli