“L’entusiasmo è il segreto del mio successo”

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Intervista al grande Franco Nero in occasione dell’anteprima di ‘The broken key’, la nuova  pellicola del regista Luis Nero che vanta al suo attivo camei e star hollywoodiane d’eccezionedi Felicia Caggianelli

La Casa del Cinema dedicata a Marcello Mastroianni ha ospitato la conferenza stampa di presentazione del nuovo film del regista italiano Luigi Bianconi, in arte Luis Nero. Galeotta fu l’amicizia con il giovane Luis e così l’attore di fama mondiale Franco Nero, personaggio poliedrico che ha saputo accostarsi con grande naturalezza ai diversi generi cinematografici  pur  segnando un’epoca con le sue indimenticabili interpretazioni in  numerosi film appartenenti al filone del giallo politico italiano, vestirà i panni dell’ importante architetto egiziano che progettò il tempio di Re Salomone nel film ‘The broken key’ che ieri ha fatto il suo esordio nelle sale cinematografiche della penisola. Un nuovo mistero italiano. Sette omicidi, sette peccati capitali. Il segreto per la vita eterna nascosto in un antico papiro. Sono questi gli accattivanti ingredienti del nuovo film di Luis Nero, che vanta  una rosa di attori hollywoodiani da paura, del calibro di Franco Nero, Christopher Lambert, Rutger Hauer, Michael Madsen, Geraldine Chaplin, William Baldwin, Maria De Medeiros e Kabir Bedi Marc Fiorini, Andrea Cocco, Diana Dell’Erba, Riccardo Mei, Marco DeAmbrogio, Adriana Romero, Alex Belli, Chiara Iezzi, Pia Engleberth, Edoardo Tarantini, Alexander Schuster, Walter Lippa. La nuova pellicola si snoda attraverso pillole di cultura esoterica, quadri di Bosch, frammenti della Divina Commedia e l’alchimia di Nikolas Tesla. È lo stesso regista a sottolineare che si tratta di: ”Un film concepito sulla linea orizzontale delle Sette Arti Liberali, la cui pratica ascetica -spiega il regista- secondo la fulgida interpretazione Dantesca, può portare alla trasmutazione dei Sette Peccati Capitali nelle corrispondenti Virtù Cardinali. L’intento è quello di far vivere al pubblico, come al protagonista, un percorso di purificazione spirituale dai peccati, ambientato in una visionaria Torino del futuro, dove la cultura popolare è intrisa di palpabile mistero”. Intrigante anche la trama ambientata in un futuro non lontano, dove la libertà dell’essere umano è in pericolo. Il mondo è controllato dalla “Grande Z”: la Zimurgh Corporation. La “Legge Schuster” sull’eco-sostenibilità dei supporti regna sovrana. La carta è un bene raro. Stampare è reato. Sullo sfondo di questa realistica visione del domani, il ricercatore inglese Arthur J. Adams viene spinto all’avventura dal padre putativo, il professor Moonlight. La ricerca del frammento mancante di un antico papiro, protetto dalla misteriosa confraternita dei seguaci di Horus, viene ostacolata da indecifrabili omicidi legati ai sette peccati capitali. Arthur dovrà addentrarsi nei meandri di un’impenetrabile e misteriosa metropoli del futuro, specchio della sua anima, per ritrovare il pezzo mancante e salvare l’umanità intera. In occasione dell’anteprima del film a calamitare l’attenzione oltre al progetto cinematografico impregnato di mistero e alchimia è stata la presenza dell’attore Franco Nero. Che dire di lui… è uno degli interpreti più originali che vanta una  professionalità impeccabile. È per eccellenza il personaggio che abbiamo imparato ad amare per la grinta sfoderata nelle sue impagabili performance dello spaghetti western dove vestiva i panni di in Django. Ci ha fatto innamorare con le bellissime pagine di Letters to Juliet, Ci ha conquistato con la magnifica interpretazione di I guappi. Abbiamo apprezzato il suo coraggio in pellicole come Il cittadino si ribella e Il cacciatore di squali. Ci ha fatto emozionare, lo scorso anno, durante la trasmissione: ‘Ballando con le stelle’ quando si è improvvisato ballerino con la moglie nonchè attrice Vanessa Redgrave, compagna di un’appassionata storia d’amore che  li vede protagonisti da ben 50 anni. Quentin Tarantino lo ha definito «la più grande star del cinema degli Anni ’60 e ’70, insieme a Clint Eastwood e Charles Bronson». Dai western di culto, ai thriller di impegno politico, Franco Nero è uno degli attori italiani più completi quindi libero da schemi e da pregiudizi. I suoi occhioni blu  hanno appassionato grandi e piccini, attraversando il cinema nel più ampio dei modi, dai grandi autori alle pellicole di serie B, ma sempre con la stessa grinta ed estrema competenza. Noi l’abbiamo intervistato per conoscere qualche chicca inedita della sua vita

Il nostro vice direttore Felicia Caggianelli con Franco Nero 

In che modo Luis Nero Le ha fatto sapere che aveva scritto un personaggio per lei? “Sinceramente, mi ha ubriacato un po’ con le parole dicendomi: Sai il tuo personaggio è un grande architetto, un egittologo, quello che ha progettato il tempio del Re Salomone. In ogni modo, ho accettato. Ho passato tre bellissimi giorni a l’isola d’Elba su un caicco, una barca bialbero di origine turca, nata come barca da pesca e carico, costruita in legno e molto spaziosa. Con Luis ho una collaborazione lunga e adesso che  spero di fare un  mio film che mi vedrà non solo attore ma anche regista avrò bisogno di lui e della sua professionalità  per cui la collaborazione continua”.

Lei è stato protagonista molte volte di film che puntavano il dito contro il malessere della giustizia. Com’è stato invece recitare in questo nuovo film futurista?

“Recitare in questo film è un cameo che ho fatto al regista, Luis Nero, mi ha chiesto di fargli questo regalo e così ho accettato. Con lui abbiamo un rapporto quindicennale.”

Qualcuno lo ha definito film di genere, è proprio così?

“Credo che sia più un film intellettuale che di genere”.

Lei è considerato uno dei più grandi attori italiani ed internazionali di sempre. Qual è il segreto per cimentarsi ogni volta in una nuova esperienza professionale sempre con la stessa grinta?

“Penso l’entusiasmo. Il giorno che non avrò più entusiasmo smetterò di fare il cinema. Fino a che ce l’ho vado avanti “.

Ogni ciak è come una prima volta?

“Si, difatti mi sento ancora un bambino. Ogni volta che faccio un film ho ancora paura e sono nervoso.  Poi negli ultimi venti anni diciamo che ho fatto il 95% del mio lavoro in giro per il mondo. In questi giorni ho finito  un film in Inghilterra, sono stato impegnato in Cornovaglia due mesi, prima ho recitato a Budapest, prima ancora ho fatto un film in Canada. In poche parole io vado in giro per il mondo dove c’è il bel cinema. Dove mi richiedono, questa è la mia filosofia”.

Nella vastissima carriera cinematografica e televisiva di Franco Nero non ci sono molte esperienze teatrali. C’è un motivo preciso o è solo casualità?

“C’è sempre in mente di farlo poi sono sempre così occupato a fare cinema che non è facile conciliare tutte le cose. Premesso che ogni volta che posso mi ritaglio volentieri qualche piecé teatrale nei  week end. In questi giorni sarò impegnato a leggere dei poemi di grandi scrittori del passato. In passato ho recitato Verga al teatro Regio di Parma sono stato impegnato in opere teatrali dove ero la voce narrante. Faccio degli eventi di due, tre giorni per adesso, poi vedremo”.

Ci svela qualche anticipazioni sui suoi impegni?

“Sto decidendo, proprio in questi giorni se fare un altro film in Canada ma penso di rinunciare perché fa troppo freddo. Mi hanno detto che dovrebbe iniziare a dicembre.”

Progetti futuri?

“Tanti tanti”.

Non vuole svelarli perché è un tantino scaramantico?

“Un pochino”.

 

 

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