LATTOFERRINA E COVID: COSA C’È DI VERO?

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lactoferrina

In questi giorni le vendite di lattoferrina sono schizzate alle stelle. Nei negozi e nelle farmacie è praticamente introvabile. Perché questa rincorsa alla lattoferrina?

di Alfonso Lustrino

A cosa serve? È realmente efficace contro il covid? La funzione principale della lattoferrina è la protezione dell’organismo dalle infezioni, comprese quelle causate da batteri e virus. Su Wikipedia leggiamo che la lattoferrina è una proteina con attività antimicrobica, sia battericida che fungicida.

Si trova principalmente nel latte materno, ed è anche presente in molte secrezioni mucose come la saliva e le lacrime, e nei granulociti neutrofili (cellule immunitarie che difendono l’organismo dalle infezioni di funghi e batteri). Inoltre protegge i neonati da infezioni all’apparato gastrointestinale. Per questo motivo, la lattoferrina viene assunta come integratore per sostenere la capacità del corpo di combattere le infezioni. Viene solitamente utilizzata per:

  • Ipoimmunità
  • Infezioni batteriche
  • Infezioni virali
  • Anemia da carenza di ferro
  • Disturbi gastrointestinali

    In seguito ad una ricerca condotta dall’Università di Tor Vergata è stata evidenziata l’efficacia niente di meno che contro il covid. Ma cosa ne pensano gli esperti?

    Lo studio condotto dall’Università di Tor Vergata, insieme a La Sapienza, ha messo in evidenza come i pazienti curati con lattoferrina guarissero dal covid in un tempo molto minore rispetto al normale decorso della malattia. Lo studio, reso noto a luglio e pubblicato sull’ International Journal of Molecular Science a luglio 2020, è tornato in auge evidentemente in concomitanza con l’esponenziale aumento dei casi.

Gli studiosi avevano posto la loro attenzione sulla lattoferrina, dopo aver notato la bassa incidenza di infezioni da covid nei neonati. Sembra che il covid abbia bisogno del ferro e la lattoferrina lo sottrae all’ambiente circostante, agendo, dunque, come antagonista. Inoltre, l’effetto antivirale della lattoferrina è collegato alla sua capacità di prevenire l’ingresso dei virus.

Lo studio è stato realizzato su circa 100 pazienti con sintomi lievi o asintomatici, come dichiara la stessa prof.ssa Elena Campione, ricercatrice coinvolta nello studio. La lattoferrina si è dimostrata efficace nel combattere i sintomi della malattia da coronavirus nei pazienti positivi all’esordio e negli asintomatici. Un aspetto confermato anche dalla professoressa di Microbiologia dell’Università La Sapienza, Piera Valenti, la quale ha dichiarato che “i risultati ottenuti dimostrano che la lattoferrina blocca le fasi precoci e, a detta di colleghi dell’Università del Michigan, blocca anche quando la cellula è già infetta”. Poiché c’è stata una corsa all’acquisto di integratori di lattoferrina, diversi esperti si sono espressi a riguardo. Il dottor Luca Cassetta, immunologo presso l’Università di Edinburgo ha commentato: “Seppur promettenti, tali dati necessitano di una rigorosa verifica in un trial clinico randomizzato per poter verificare l’effettiva efficacia di questo trattamento”.

Il virologo Roberto Burioni, invece, addirittura ha bollato lo studio come una fake news. In realtà lo studio sulla lattoferrina e il covid esiste e i risultati ottenuti possono suggerire che la cura funzioni, ma i pazienti sottoposti a questo trattamento sono stati troppo pochi e effettivamente sono necessari ulteriori approfondimenti. La necessità di ulteriori ricerche è stata, inoltre, chiarita da uno degli autori della ricerca, Stefano Di Girolamo, del Policlinico Tor Vergata: “Dal punto di vista clinico, i risultati fin’ora sono molto incoraggianti, ma abbiamo bisogno di continuare per avere dei dati statistici ed evidenze ulteriori. E’ una sostanza che facilita l’azione immunologica, da sola non può sconfiggere il virus, ma è capace di rendergli l’ambiente meno ospitale”. Altri studi hanno dimostrato che in colture cellulari, la lattoferrina ha inibito l’infezione da pseudovirus SARS in modo dose-dipendente (questo virus è strettamente correlato al SARS-CoV-2, che causa COVID-19). Inoltre è stata descritta anche una specifica interazione con la parete cellulare batterica, che si estende anche ai virus e parassiti.

Covid a parte la lattoferrina è utile soprattutto durante terapie a base di antibiotici, infatti il suo impiego si è rivelato particolarmente efficace per proteggere le mucose intestinali promuovendo la crescita del bioma comprendente Bifidibacterium e Lactobacillus.

La lattoferrina viene consigliata anche per la sua attività antinfiammatoria, antimicrobica, antiossidante ed immunomodulante; in particolare la resistenza di lattoferrina all’azione proteolitica degli enzimi gastrici, le permette di raggiungere l’intestino senza venire modificata. In ambito immunostimolante incentiva la produzione di linfociti T, modulando anche l’attività delle citochinine infiammatorie, e quindi agisce sinergicamente su più fronti. In uno studio su 126 persone adulte, l’assunzione di proteine del siero del latte arricchite in lattoferrina (600mg al giorno per 90 giorni) ha ridotto l’incidenza e la gravità del raffreddore comune.

Trattandosi di prodotti soggetti a libera vendita e che non richiedono la presentazione di ricetta medica, gli integratori di lattoferrina possono essere impiegati liberamente, anche se è sempre consigliabile chiedere consiglio al medico curante oppure al farmacista prima di impostare un ciclo di terapia. Conclusioni

Nonostante le sue proprietà antimicrobiche e immunostimolanti, attualmente non si può certo affermare che la lattoferrina curi il covid, ma può costituire una profilassi per il Covid-19, nonché alternativa ad altri metodi di prevenzione che si stanno sperimentando e che sono già in essere. Covid a parte, la lattoferrina sembra essere realmente un integratore molto utile.