L’ANTIBIOTICOTERAPIA NASCE DA UNA GUERRA MICROSCOPICA CHE CI HA SALVATO

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antibiotici
penicellina
Dottor Professor
Aldo Ercoli

Nel 1928 Alexander Fleming nel laboratorio di Saint Mary’s di Londra notò che una muffa, che aveva contaminato le sue piastre di coltura, provocava la distruzione di ceppi varianti di stafilococco. La muffa, appartenente al genere Penicillum, suggerì a Fleming di chiamare questo composto antibatterico penicillina.

Non trovate strano che sia proprio la muffa?
Non distrugge materiale organico in decomposizione?
Lo vediamo ogni giorno nei cibi deteriorati questo velo pietoso definitivo che ha pertanto questa funzione di seppellire una possibile fonte, anche batterica, di infezione. Vi è una guerra nel microcosmo, osservabile solo al microscopio, tra alcuni tipi di batteri e delle sostanze presenti nelle muffe. Dalla penicillina G e V si arriverà alla sintesi dalle penicilline più utili contro batteri meno vulnerabili, penicillasi resistenti (oxacillina, cloxacillina etc) per approdare alle aminopenicilline (ampicillina, amoxicillina) ossia agenti antibatterici ad ampio più spettro. La scoperta delle cefalosporine, oggi gli antibiotici più utilizzati, si deve invece ad un italiano, Brotzu, che nel 1949,isolò il Cephalosporium acremonium, un micete, che produceva spontaneamente la cefalosporina.

Lo scienziato sardo, a cui è stato dedicato l’ospedale cagliaritano, trovò questo fungo in prossimità delle coste della sua Sardegna, vicino allo scarico di una fogna. Non trovate anche qui strano che, in un posto cosi lurido, batteri e funghi (in realtà actinomiceti )combattessero uno scontro vitale? E’ un’altra guerra più che sotterranea, direi in acqua. Noi non la vediamo ma studiandola ci ha consentito di far fare passi enormi in medicina, salvando milioni di vite umane. Lo studio di numerosi altri germi in lotta con i batteri portò alla scoperta dal terreno degli actinomiceti. Sembravano funghi ma (ad es. actinomicotes Israeli) sono batteri Gram + anaerobi.

Fu nel 1943 che Waksman isolò un ceppo di Streptomices grseus capace di produrre un nuovo potente antibiotico, la streptomicina, sostanze in grado di inibire la crescita del bacillo tubercolare. Sempre nei posti più deteriorati, nei terreni più squallidi, studiando gli actinomiceti, nemici ripeto mortali di altri batteri, furono scoperti altri aminoglucosidi dopo il capostipite streptomicina.
Nel 1957 Umezawa e collaboratori in Giappone scopriranno la kanamicina, antibiotico prodotto dallo Streptomyces Kanamyceticus.
Nel 1963 fu la volta della gentamicina (Wisten e coll.) isolata dall’actinomicete Micromonospora. Da un altro micete quale lo Streptomyces aureofacens, fu scoperta negli Usa, la clortetraciclina da cui verrà, nel 1952, tetraciclina. In tutto il mondo vi fu una ricerca sistemica di campioni di terreno, si scavò alla ricerca di microrganismi produttori di antibiotici.Per sconfiggere malattie infettive devastanti questi veri scienziati compresero che da questa battaglia continua tra batteri e varie specie di actinomiceti si potevano trovare e studiare nuovi e diversi antibiotici, sempre più potenti.
E’ stato cosi anche per i macrolidi. Il capostipite di questi, l’eritromicina, fu scoperta nel 1952 da McGuire e coll, tra i prodotti metabolici di un ceppo di Streptomyces eritens, ottenuto da un. campione di terreno raccolto nell’arcipelago delle Filippine. Questo streptomicete sgancia bombe, vale a dire tossine micidiali di contro batteri Gram positivi e Micobatteri polmonari, legionelle e altri microrganismi sensibili. Poi anche la claritromicina e la zitromicina (tutti antibiotici macrolidi). Terribili quest’streptomiceti impegnati quotidianamente in una lotta per la sopravvivenza contro altri microrganismi, soprattutto batteri e micobatteri. Una guerra senza limiti ne confini, basti pensare a quella contro i funghi. L’amfotericina B è stata ricavata dallo Streptomyces nodosus, anche lui un actinomicete del terreno.