Avviati i lavori nel piccolo approdo: nuovi box dopo quelli distrutti dal tornado nel 2016.
A Ladispoli si sogna il porto, da decenni a dire la verità. Tanto che nonostante i soldi regionali più volte annunciati, regna scetticismo sulla reale fattività dell’opera. Intanto ci si porta avanti con il Villaggio dei Pescatori e i relativi box che erano stati demoliti nel 2016 da una tromba d’aria, quel tornado devastante che creò devastazione e anche un morto purtroppo, oltre a decine di feriti. Il restyling consentirà a Porto Pidocchio di rinascere con la previsione di un mercato ittico aperto almeno una volta alla settimana. C’è in ballo la riqualificazione del piccolo approdo di via Marco Polo che accoglie una decina di famiglie storiche di pescatori. Grazie alla spesa di 126mila euro verrà inaugurato entro l’estate (o almeno si spera) il chiosco e i box ma il progetto include servizi igienici, docce, spogliatoi, con la possibilità di collocare piccoli manufatti, di facilissima rimozione. In qualche modo le nuove opere cercheranno di risollevare una categoria che da anni è in difficoltà per via dei problemi relativi all’insabbiamento del fondale marino e dell’erosione ma anche per la mancanza di spazi adeguati dopo la tromba d’aria di 9 anni fa. «Si tratta dei fondi dell’Etruria Meridionale – sostiene Pierpaolo Perretta, consigliere comunale e delegato a Pianificazione territori costieri, Portualità e Diportismo – con cui implementeremo questa nostra realtà puntando magari a creare un mercato locale stagionale almeno una volta alla settimana dove poter acquistare direttamente il pescato giornaliero.

Non meno importanti a mio avviso le iniziative legate alla Blue economy come la processione in mare, la Festa del mare e altri tipi di percorsi che svilupperemo presto sul litorale sempre con l’ottica di produrre una sinergia con gli usi locali».
I riflettori futuri saranno poi rivolti alla nascita di un grande approdo a fianco al fiume Vaccina dopo il Piano dei Porti di interesse economico regionale approvato lo scorso anno dalla Regione Lazio. Oltre a Ladispoli appunto figurano Montalto di Castro, Tarquinia, Latina (Rio Martino), Terracina, Formia e Ponza. Il provvedimento della Pisana punta ai siti che potrebbero includere dai 300 ai 500 posti barca a patto che siano in conformità con gli aspetti ambientali e costieri delle relative aree interessate. Un passo importante per la definitiva entrata in vigore del principale strumento per la piena valorizzazione delle coste del Lazio in chiave economica, turistica e commerciale, tenendo conto, rispetto al primo Piano del 1998, della maggiore esigenza di preservare la tutela del paesaggio. Palazzo Falcone attende con trepidazione il semaforo verde che possa poi portare ai cantieri. «Confidiamo che a breve ci arrivino comunicazioni definitive – aggiunge Perretta – per avviare il percorso concreto. Non c’è ancora una tempistica ma cercheremo di capirlo in questi giorni.
L’area individuata si trova accanto al fiume Vaccina. La nostra idea sarebbe quella di creare un canale navigabile e parallelamente, o anche in una seconda fase, investire per la realizzazione di parcheggi sotterranei nella zona di via Ancona».