Ladispoli, i Tre amici al Bar fanno analizzare l’acqua potabile

0
1296
acqua potabile

In attesa dei dati PFAS che verranno eventualmente pubblicati e diffusi, afferenti la Città di Ladispoli, il Circolo G.Almirante di Fratelli d’Italia Ladispoli (Roma), a titolo preventivo, ha proceduto ad effettuare l’analisi dell’acqua, per avere quanto meno, delle indicazioni di massima sullo stato dell’ acqua presso il Circolo de quo in Ladispoli (Roma).

Orbene, grazie ad un’ Azienda che opera con professionalità da diverso tempo nel delicato settore della “materia dell’acqua”, quest’ultima ci ha comunicato alcune preziose informazioni di massima, tra cui anche la durezza dell’ acqua, ovvero 38° gradi francesi, che è tantissimo, l’ acqua addolcita dovrebbe avere 5°!!! L’ elevato grado è corrosivo per gli elettrodomestici! La nostra acqua del Circolo in argomento è un acqua dura e non è consigliabile berla!!!!

A tal proposito, comunichiamo che in Italia, per misurare la durezza dell’acqua si usano prevalentemente i gradi francesi, i quali permettono di tracciare una scala durezza acqua classificandola in base al contenuto di CaCO3. Di seguito i valori di durezza dell’acqua secondo i parametri stabiliti:

Fino a 4°F: molto dolce;

Da 4°F a 8°F: dolce;

Da 8°F a 12°F: mediamente dura;

Da 12°F a 18°F: discretamente dura;

Da 18°F a 30°F: dura;

Oltre 30°F: molto dura.

Inoltre, “l’acqua dura” può causare depositi di calcare negli elettrodomestici e nelle tubature, ridurre l’efficacia di saponi e detergenti e rendere secchi pelle e capelli.

Quindi, con riferimento alle informazioni di massima suddette, ci rimettiamo alla sensibilità dei cittadini tutti a prendere in considerazione la delicata tematica sul “controllo analisi acqua” e per quanto riguarda coloro che abitano in “Condominio” a verificare, eventualmente, il relativo “consuntivo spese dell’esercizio”, ovvero se è stata indicata la suddetta spesa “controllo analisi dell’acqua”, perché il D.lgs. n.18/2023 ha disciplinato la delicata materia dell’ acqua.  Quindi, l’amministratore di condominio, con riferimento al predetto Dlgs. n.18/2023 è stato designato Gestore della Distribuzione Idrica Interna (GIDI) ai sensi della citata normativa. In  qualità di GIDI, l’amministratore del Condominio dovrebbe ottemperare alla “Valutazione e gestione del rischio”: è l’amministratore di condominio a dover effettuare la valutazione e gestione del rischio dei sistemi di distribuzione idrica interni, in particolare:

  • l’analisi dei rischi connessi alle condutture e all’impianto di distribuzione interna.
  • la verifica della potabilità dell’acqua volta a garantire il mantenimento dei requisiti di salubrità nella rete di distribuzione interna.
  • Controlli periodici: l’analisi delle acque degli impianti condominiali (quindi non quelle pubbliche) è obbligatoria per ogni condominio. Pertanto, andrà effettuata un’analisi batteriologica almeno 1 volta ogni 6 mesi. Per essere in regola, il sistema di distribuzione interno deve rispettare i parametri microbiologici, i parametri chimici e i parametri indicatori elencati nell’allegato I, parti A e B .

Sanzioni: di conseguenza, le sanzioni amministrative sono a carico dell’amministratore e variano da € 5.000 a € 30.000 per il mancato rispetto dei parametri e da € 4.000 a € 24.000 per la mancata osservanza dell’obbligo di implementazione di valutazione e gestione del rischio del sistema di fornitura idropotabile.

Come abbiamo visto, il nuovo D.lgs n.18/2023 non ha introdotto nuove misure per i “condomini”, ma ha reso solo più chiari gli obblighi e le responsabilità interne al fine di assicurare ai condòmini un ambiente sicuro e salubre.

Si evidenzia che nell’ impossibilità di ottenere in tempi rapidi dagli Enti Pubblici informazioni utili per comprendere e giustificare un aumento stratosferico della bolletta (un esposto  sottoscritto da 136 Utenti di Ladispoli inviato a quattro Procure a mezzo PEC in data 31.08.2023, peraltro successivamente integrato in data 21.02.2024, interessato il Difensore Civico del Lazio e l’AGCM, mentre il Comune di Ladispoli ha negato l’ accesso agli atti:

1) Prot. nr. 2618/2024 del 12.1.2024.

2) Prot. nr. 12814/2024 del 29.2.2024, attualmente in attesa di risposta);

Inoltre si evidenzia che per avere la  risposta più concreta dall’ ACEA ATO2 S.p.A. i Tre Amici al Bar, hanno interessato un Consigliere Comunale di Roma FDI e, successivamente, un Consigliere dell’ Area Metropolitana di FDI, che si ringraziano.

Ora il citato Circolo, di cui i Tre Amici al Bar ne fanno parte, faranno fare le analisi dell’ acqua a proprie spese, ma cosa più grave è che il “bacino idrico” imposto dalla legge, che eclissa il risultato del referendum che decise l’ acqua pubblica, gestito dall’ ACEA ATO2, trasferisce sostanzialmente il controllo della qualità di potabilità dell’ acqua ai condomini! Un costo aggiuntivo ogni sei mesi!

Il Nuovo gestore Idrico Integrato dell’ acqua pubblica ogni anno dal 01.01., nuove tariffe in aumento, rispetto al precedente Gestore partecipata comunale, senza aver migliorato i servizi, in pratica, perché non si può escludere verosimilmente, che ai cittadini/utenti, vengono altresì, attribuiti anche i costi del controllo analisi acqua???

Quanto sopra, ai sensi dell’articolo 118, quarto comma, della nostra Costituzione della Repubblica Italiana che recita: “Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”.

Tutto ciò, sempre a difesa della libertà di ognuno, occorre sempre assicurare l’effettività dei diritti civili e sociali, il rispetto delle libertà garantite dalla nostra Costituzione Italiana e della dignità delle persone è sempre la precondizione per la realizzazione di una vera democrazia.

Roberto Magri, Raffaele Cavaliere, Diego Corrao