DI QUANTO INDEBITAMENTE PAGATO PER LA DEPURAZIONE
L’informazione arriva da Diego Corrao, Raffaele Cavaliere e Roberto Magri tramite il Difensore Civico della Liguria, dottore Francesco Cozzi, in merito all’esposto inviato a mezzo pec a quattro Procure, il 31 agosto 2023 e successivamente integrato in data 21 febbraio 2024.
In merito al trattamento di depurazione delle acque reflue urbane (nella bolletta dell’acqua è compresa la quota per la depurazione) “in data 12 marzo 2024, il Difensore Civico della Regione Liguria ci ha comunicato che, la normativa comunitaria di riferimento è costituita dalla Direttiva 91/271/CEE, la quale sancisce che gli Stati membri provvedano affinché le acque reflue urbane che confluiscono in reti fognarie siano sottoposte, prima dello scarico, ad un trattamento secondario o equivalente. Con l’Ordinanza n.20361/2023 della Corte Suprema di Cassazione, sembra essersi definitivamente conclusa la questione che da anni si trascina in merito alla pretesa dei Gestori di servizio idrico integrato del pagamento – da parte degli utenti – della famigerata tariffa di depurazione. La Corte ha statuito che non può più essere applicata la tariffa per le utenze servite da impianti di depurazione che svolgono un trattamento non appropriato in base alla normativa vigente. La decisione ha efficacia dal 14 luglio 2023 e lascia aperta la possibilità della ripetizione di quanto indebitamente pagato dagli utenti negli ultimi dieci anni. Inoltre, in data 8 aprile 2025, si è appreso da Fonti Aperte – Google – che “…La Corte di Giustizia dell’Unione Europea, con la sentenza del 27 marzo 2025 (causa C-515/23 Commissione/ Italia), ha ritenuto grave l’inadempimento italiano in quanto protratto per oltre un ventennio dalle scadenze indicate nella direttiva e per oltre un decennio dalla sentenza del 2014.
Per questa ragione i giudici europei hanno condannato l’Italia al pagamento di una somma forfettaria pari a 10 milioni di euro e di una penalità di 75 mila euro al giorno da corrispondere su base semestrale per ogni semestre di ritardo nell’attuazione delle misure necessarie a conformarsi alla sentenza del 2014, dalla data di emissione della presente sentenza (marzo 2025) sino alla completa esecuzione della pronuncia del 2014…”.
Per quanto sopra, si può chiedere, ove nulla osti, il relativo rimborso alla Flavia Servizi S.r.l. ed all’ Acea ATO 2 S.p.A. per un servizio reso “non conforme”, tenuto conto che:
1. non si può escludere, verosimilmente, che a livello locale sia l’impianto Idrico e fognario appaiano vetusti, salvo smentite. Purtroppo, non possiamo essere più precisi perché il primo accesso agli atti di cui al prot. nr. 2618/2024 del 12.1.2024 è stato negato, mentre il secondo di cui al prot. nr. 12814/2024 del 29.2.2024, attualmente, si è in attesa di risposta;
2. che la quota fissa per la fognatura e la depurazione è un costo che ogni utente deve sostenere, anche in assenza di consumo di acqua, per garantire il funzionamento dei servizi idrici.
Ci domandiamo altresì, il Nuovo Gestore Idrico Integrato, rilascia ancora pareri “favorevoli” per le nuove costruzioni edili? Anche dopo le accertate perdite idriche rilevate a Ladispoli e le vane lamentele dei cittadini per la carenza di pressione dell’acqua in diverse zone della città, che verosimilmente peggiorerà ulteriormente con l’edificazione delle nuove costruzioni e l’arrivo dei vacanzieri?
Roberto Magri, Raffaele Cavaliere, Diego Corrao
Il Difensore Civico della Regione Liguria è il dottore Francesco Cozzi.
Il suo ruolo è quello di tutelare i diritti dei cittadini nei confronti della pubblica amministrazione, intervenendo in caso di disfunzioni o abusi. Può essere contattato via telefono, per iscritto o di persona, presso gli uffici della Regione Liguria a Genova.
Maggiori dettagli:
Chi può rivolgersi al Difensore Civico: chiunque, anche se non risiede in Liguria.
Come contattare il Difensore Civico
Telefono: 010/5484432.
Via posta ordinaria o elettronica: difensore.civico@regione.liguria.it.
Di persona: negli uffici della Regione Liguria a Genova (via delle Brigate Partigiane 2, settimo piano).
Come funziona
Il Difensore Civico effettua un’inchiesta amministrativa e può proporre delle soluzioni conciliative, o segnalare eventuali irregolarità ai competenti uffici.
Cosa può fare
Intervenire in casi di disfunzioni o abusi della Pubblica Amministrazione.
Tentare la soluzione conciliativa delle controversie.
Svolgere compiti di sollecitazione nei confronti dei responsabili dei procedimenti.
Chi è Francesco Cozzi
Ex procuratore capo di Genova, eletto dal Consiglio regionale.