Ladispoli, attacco mediatico verso una mamma

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Un compleanno forse difficile da dimenticare per un bimbo di 8 anni.

Insulti, offese e forse conseguenze legali, è linciaggio social per la mamma positiva al covid-19 che avrebbe organizzato la festa di compleanno al figlio di 8 anni. Dopo la notizia diffusa dalla stampa locale e non, il popolo di Facebook ha riversato rabbia e giudizi sulla famiglia protagonista della vicenda. Da quanto riportato sarebbero a rischio contagio tutti gli invitati e per questo posti in isolamento fiduciario.

Un evento frequente in questi giorni per via delle scuole, dove gli studenti di ogni grado si ritrovano a casa in quarantena per un compagno o un docente positivo.  Conseguenza prevedibile data la mole di test rapidi effettuati nelle ultime settimane. Dall’inizio della sperimentazione intrapresa dalla Asl Roma 4 negli istituti scolastici del territorio è cresciuto il numero dei drive-in, i timori dei genitori e i pediatri disponibili ad effettuare il test rapido in ambulatorio insieme o in alternativa alla consueta visita al bambino per il rientro in aula dopo un raffreddore. Ladispoli è nel pallone. Nonostante questo, il caso non è passato inosservato dividendo la città tra chi auspica conseguenze penali per la signora e chi giudica l’episodio un imprevisto da mettere in conto per un naturale ritorno alla vita. Un rischio che si corre quotidianamente nel recarsi a lavoro, nel prendere la metro o cenare al ristorante. Lo sanno bene le famiglie con bambini sia piccoli che adolescenti alle prese con le classi in quarantena.

A confondere ulteriormente è la possibilità, per genitori e fratelli presenti nella casa di un bambino “quarantenato” , di poter continuare le loro attività liberamente. Si è scelto di non bloccare l’intera famiglia preventivamente a ciò sembra generare apprensione. Alcuni genitori si chiedono quanta sicurezza possa esserci nel mandare i loro figli a scuola in queste condizioni. Leggittime, per non bloccare l’intera città, ma poco comprensibili da un punto di vista sanitario. I dirigenti scolastici non stanno affrontando un momento facile, svolgere la loro professione oggi è complicato così come mettere tutti d’accordo. Non aiutano neanche le diverse opinioni, autorevoli e non, diffuse in TV o scritte sui giornali.

È ora di finirla con il terrorismo dei morti che non ci sono. Non date il numero dei contagiati, date il numero dei morti” Lo afferma Sgarbi in diretta con Barbara Palombelli mentre Crisanti chiede di isolare le Regioni con il più alto tasso di contagiati e Bassetti non scarica l’App Immuni. Intanto i cittadini fanno la fila per sottoporrsi al tampone, gli anziani non saltano l’appuntamento con il vaccino antinfluenzale, lo stesso vaccino che i pediatri denunciano aver ricevuto in quantità limitate, tali da lasciare fuori molti bambini. E mentre il popolo scende in piazza pacificamente contro le verità nascoste, tornano i dpcm di Conte. Dopo quello sulle mascherine h24 all’aperto sembra imminente una stretta alle attività sportive amatoriali. A ritroso si richiude tutto? Se si, su quali basi?

Torna il virus cavalletta, a fasce orarie e di redditi.

«Il trend in pericolosa crescita della curva dei contagi ha spinto le Istituzioni a pensare misure di contenimento che riportano indietro di qualche mese le lancette dell’orologio. Non sarà (o non sarà ancora) come in occasione del lockdown che fermò il Paese, ma l’obiettivo è chiaro: evitare la pratica di quegli sport che a livello amatoriale possono originare focolai. E non è detto che Dilettanti e settori giovanili siano al sicuro. Come? La diffusione di particelle di saliva che vengono espulse con il respiro e goccioline di sudore aumentano quando si compie attività fisica» è quanto si legge su fanpage.it.

Intanto i giorni di quarantena scendono a 10 anziché 14 e Stop alle Feste Private.