I Tre Amici al Bar, Roberto Magri, Raffaele Cavaliere, Diego Corrao in attesa che vengano ufficialmente pubblicati i dati PFAS per la Città di Ladispoli (Roma) nonché i dati degli introiti percepiti da Acea Ato 2 S.p.A. dal 30.09.2022 ad oggi, atteso che non si conoscono ufficialmente e pubblicati anche i dati del suddetto reinvestimento dell’introito, così come risulta dichiarato nell’ ambito del Consiglio Comunale di Ladispoli del 21.03.2024, viste anche le problematiche evidenziate a far data dal 18.05.2023, comunicano quanto segue anche con riferimento alla “durezza dell’ acqua” di Ladispoli.
Si premette che il Comune di Ladispoli ha negato l’ accesso agli atti di cui al protocollo numero 2618/2024 del 12.1.2024, mentre per il protocollo numero 12814/2024 del 29.2.2024, attualmente si è in attesa dell’ eventuale risposta.
Contestualmente con riferimento alla durezza dell’ acqua a livello locale/Città di Ladispoli, le preziose Fonti Aperte, che ci consentono di apprendere, ovvero che dal Rapporto di prova del 14.01.2020 Punto di prelievo “Fontanella Pubblica alimentata con l’acquedotto denominato “Braccio di Mare” sita in Viale Italia – Ladispoli – “Acqua da destinare al consumo umano” risulta indicata il dato per la “durezza totale” che aveva il valore di “32” al giorno 14.01.2020, mentre il valore consigliato nell’informazione de quo era il valore “15 – 20”, con riferimento alla predetta durezza totale e sempre nell’ ambito del suddetto rapporto di prova alla data del 14.01.2020. Inoltre nell’ ambito del rapporto di prova del 14.01.2020 si apprendono anche i seguenti valori/dati:
– arsenico “6”, limiti di legge “10”;
– fluoruri “1,32”, limiti di legge 1,50.
Ci domandiamo, quindi, quali siano stati i dati/valori delle analisi dell’acqua per le annualità 2021 e 2022, non rinvenute nelle Fonti Aperte.
Probabilmente ci rispondiamo perché a suo tempo in virtù della Circolare 2 luglio 2021 del Ministero della Salute che concedeva una ulteriore proroga di dodici (12) mesi alla scadenza del periodo transitorio indicato nella precedente Circolare del 27 maggio 2019 e, quindi, il termine veniva posticipato alla data del 27 maggio 2022, ovvero la proroga per l’accreditamento ai laboratori delle analisi delle acque potabili, e comunque, ad ogni buon conto, è stato effettuato il passaggio di consegna in data 30.09.2022 e, purtroppo, un primo accesso agli atti è stato negato, come sopra indicato.
Alla data del 05.02.2025 dalle nostre analisi dell’acqua effettuate privatamente, il valore della durezza dell’ acqua è stato certificato dal noto Laboratorio di Analisi in “25”, di sette punti sotto al “32” se si procede al raffronto con le analisi dell’acqua di cui al rapporto di prova del 14.01.2020, comunque ridotto anche se il valore consigliato è “15 – 20” con riferimento alla predetta durezza.
Di seguito i valori di durezza dell’acqua secondo i parametri stabiliti:
Fino a 4°F: molto dolce;
Da 4°F a 8°F: dolce;
Da 8°F a 12°F: mediamente dura;
Da 12°F a 18°F: discretamente dura;
Da 18°F a 30°F: dura;
Oltre 30°F: molto dura.
Inoltre, i Tre Amici al Bar nell’anno 2024 si sono rivolti al Difensore Civico della Regione Liguria che, puntualmente, in data 12.03.2024, ci ha anche comunicato, documentalmente: “…Il Codice dell’Ambiente (152/2006) prevede il superamento della frammentazione delle gestioni e la realizzazione di gestioni integrate che comprendano tutto il ciclo dell’acqua, dalla captazione e distribuzione dell’acqua potabile al convogliamento nelle reti fognarie delle acque reflue, fino alla restituzione all’ambiente, dopo gli adeguati trattamenti di depurazione (trattamento e smaltimento).
L’Ente di Governo d’Ambito (EGA) opera in nome e per conto dei Comuni , il D.L. 201/2011 c.s.
Salva Italia,convertito in L.214/2011, attribuisce ad ARERA, Autorita’ di Regolazione Reti Energia e Ambiente, le funzioni attinenti alla regolazione e al controllo dei servizi idrici.
Gli EGA svolgono pertanto le funzioni del Servizio Idrico Integrato, quali la scelta della forma di gestione, la determinazione delle tariffe all’utenza, l’affidamento ed il controllo della gestione, la programmazione delle infrastrutture.-
In merito al trattamento di depurazione delle acque reflue urbane, la normativa comunitaria di riferimento è costituita dalla Direttiva 91/271/CEE, la quale a mente dell’art.4 c.1 sancisce che gli Stati membri provvedono affinché le acque reflue urbane che confluiscono in reti fognarie siano sottoposte, prima dello scarico, ad un trattamento secondario o equivalente. – Con l’Ordinanza n.20361/2023 della Corte Suprema di Cassazione, sembra essersi definitivamente conclusa la questione che da anni si trascina in merito alla pretesa dei Gestori di servizio idrico integrato del pagamento – da parte degli utenti – della famigerata tariffa di depurazione.-
La Corte ha statuito che non puo’ piu’ essere applicata la tariffa per le utenze serviti da impianti di depurazione che svolgono un trattamento non appropriato in base alla normativa vigente. La decisione ha efficacia dal 14 luglio 2023 e lascia aperta la possibilita’ della ripetizione di quanto indebitamente pagato dagli utenti negli ultimi dieci anni……”
Infine, ci domandiamo se esiste ed è operativa una Banca Dati Comunale, ove tutti gli Amministratori di Condominio che amministrano Condomini nella Città di Ladispoli possano inviare/trasmettere, in formato PDF, le analisi dell’ acqua effettuate, tenuto conto che l’Amministratore di Condominio, con riferimento al predetto Dlgs. n.18/2023 è stato designato Gestore della Distribuzione Idrica Interna (GIDI) ai sensi della citata normativa. In qualità di GIDI, l’amministratore del Condominio dovrebbe ottemperare alla “Valutazione e gestione del rischio”: è l’amministratore di condominio a dover effettuare la valutazione e gestione del rischio dei sistemi di distribuzione idrica interni, in particolare:
– l’analisi dei rischi connessi alle condutture e all’impianto di distribuzione interna;
– la verifica della potabilità dell’acqua volta a garantire il mantenimento dei requisiti di salubrità nella rete di distribuzione interna;
– controlli periodici: l’analisi delle acque degli impianti condominiali (quindi non quelle pubbliche) è obbligatoria per ogni condominio. Pertanto, andrà effettuata un’analisi batteriologica almeno 1 volta ogni 6 mesi. Per essere in regola, il sistema di distribuzione interno deve rispettare i parametri microbiologici, i parametri chimici e i parametri indicatori elencati nell’allegato I, parti A e B .
Come abbiamo visto, appare importante la suddetta Banca Dati Comunale per la Città di Ladispoli (Roma), perché esistono anche le sanzioni amministrative a carico dell’Amministratore di Condominio inadempiente (vedasi il precedente comunicato stampa dei Tre Amici al Bar e pubblicato dai Mass Media), tenuto conto che il nuovo D.lgs n.18/2023 non ha introdotto nuove misure per i “condomini”, ma ha reso solo più chiari gli obblighi e le responsabilità interne al fine di assicurare ai condòmini un ambiente sicuro e salubre.
La “gestione misteriosa” del bene comune dell’ acqua pubblica privatizzata in “regime monopolistico” non permette mai di capire i veri parametri che permetterebbero una valutazione dei “costi e benefici”.
La qualità dell’ acqua potabile a Ladispoli si potrebbe serenamente definire scarsa, visto che le analisi private sono al limite consentite dalla legge e anche l’ ultima analisi dell’ acqua di Ladispoli esercitata da un Ente pubblico porta alla stessa valutazione soggettiva di “scarsa qualità”.
Il problema per l’ utente è che il vecchio gestore comunale di Ladispoli chiedeva poco mentre il nuovo gestore della gestione dell’ intero ciclo di trattamento dell’ acqua chiede tantissimo ma non ha fornito nessun vantaggio dei servizi, anzi le lamentele nei vari quartieri aumentano sempre, e non vi è stato nessun miglioramento significativo della qualità dell’ acqua! Come mai nessuno Ente Pubblico attivato dai Tre Amici al Bar: Comune di Ladispoli, Difensore Civico del Lazio, Garante della Concorrenza (AGCM), n. 4 Procure, ACEA ATO2 non si occupano di mettere in correlazione i servizi scadenti, con i prezzi esosi? Nessuno finora ci ha comunicato, anche a mezzo Mass Media, se il relativo trattamento delle acque reflue è correttamente a norma … per eventualmente, valutare e mettere in condizione all’ utente/cittadino di chiedere il relativo rimborso, così come stabilito dalla Suprema Corte di Cassazione?
Chi ci spiegherà mai questa “complicità misteriosa” che è solo a danno dell’ utente ed apparentemente non ha fornito concretamente alcun vantaggio nell’ambito del servizio erogato?
Quanto sopra, ai sensi dell’articolo 118, quarto comma, della nostra Costituzione della Repubblica Italiana che recita: “Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”.
Tutto ciò, sempre a difesa della libertà di ognuno, occorre sempre assicurare l’effettività dei diritti civili e sociali, il rispetto delle libertà garantite dalla nostra Costituzione Italiana e della dignità delle persone è sempre la precondizione per la realizzazione di una vera democrazia.
Roberto Magri, Raffaele Cavaliere, Diego Corrao