LA VITA DI CARAVAGGIO

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Le Storie della vita di Caravaggio raccontate da Guido Venanzoni sono episodi essenziali della biografia di Caravaggio, illustrati con spirito manzoniano.

E’ un gusto narrativo ottocentesco, con la descrizione di ambienti e caratteri creati con una suggestione descrittiva che nasce in un cenacolo di caravaggisti di cui fu dominus il compianto, e amico del pittore, Vincenzo Pacelli.

Venanzoni lavora come lo scenografo e il costumista di un film su Caravaggio, con maniacale attenzione al dettaglio in un racconto evocativo con momenti essenziali, come la formazione con Simone Peterzano; la frequentazione di osterie e prostitute a Roma; la riflessione e il confronto nello studio del Cavalier d’Arpino; lo spettacolo per la decollazione di Beatrice Cenci; l’assassinio di Ranuccio Tomassoni; l’arresto a Palo laziale; e infine la morte. Sequenze di un film con l’identificazione di Venanzoni in Caravaggio.

Abbiamo visto, nella pittura, la storia di alcuni episodi della vita di Giotto o di Leonardo. E anche Raffaello, Michelangelo e Tiziano sono stati il soggetto di pittori che hanno raccontato momenti essenziali della vita, e quello fatale, nel genere del lamento, della morte.

Per nessun artista ricordo un ciclo così ampio e, tanto meno, per un pittore maledetto come Caravaggio. La ricostruzione di Venanzoni è filologica e insieme pittoresca, non romanzata e neppure letteraria, dal momento che abbiamo fonti, in particolare Giovanni Baglione, molto puntuali sulla vita avventurosa di Caravaggio. Così la pittura di Venanzoni obbedisce più alla passione che all’aneddoto ed è insieme un atto d’amore e un atto critico.

Vittorio Sgarbi

CARAVAGGIO RIVISITATO – STORIE CARAVAGGESCHE DI GUIDO VENANZONI  ARICCIA, PALAZZO CHIGI, 20 MAGGIO – 25 SETTEMBRE 2022

L’idea di ospitare nel palazzo ducale di Ariccia una mostra dedicata a Michelangelo Merisi da Caravaggio (Milano 1571 – Porto Ercole 1610), attraverso le suggestive rivisitazioni della sua vita messe in scena da Guido Venanzoni (Roma, 27 marzo 1951), ha preso spunto dal fatto che nella dimora chigiana sono stati ambientati nel 2020 alcuni interni del film di Michele Placido L’ombra di Caravaggio, in uscita nelle sale cinematografiche per l’anno in corso.