LA SPAGNA VUOLE LEGALIZZARE LA ZOOERASTIA?

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Petizione_Meta

Lancia l’allarme su questa squallida questione una petizione dell’associazione META, Movimento Etico Tutela Animali e Ambiente, su Change.org.

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Copertina Crimini sessuali contro gli animali –  LAV

Il termine, zooerastia, per molti sicuramente è sconosciuto. Ma cosa significa? La zoofilia erotica – termine più o meno equivalente che indica la tendenza ad avere rapporti sessuali con animali – spiega “La legge per tutti” viene classificata come uno squilibrio mentale e, da un punto di vista medico, essa può recare problemi igienico-sanitari.

In particolare chi fa sesso con animali – prosegue la testata – rischia di contrarre le cosiddette zoonosi, malattie trasmissibili da animale a uomo, quali scabbia, salmonellosi, stafilococco aureo. Spiegazioni più dettagliate le forniva già, nel 2014, il dossier scritto da Ciro Troiano, criminologo e responsabile dell’Osservatorio Nazionale Zoomafia della Lega Anti Vivisezione (LAV), “Crimini sessuali contro gli animali – caratteristiche, comportamento e profili di politica criminale”. La zooerastia – chiariva Troinao – è un disturbo sessuale caratterizzato dall’eccitazione erotica o dalla fantasia di avere rapporti sessuali con animali, o dal praticare attività sessuali con loro in modo non occasionale. E’ considerata una psicopatologia solo se è compulsiva e se è suscettibile di procurare danni seri al funzionamento psicologico dell’individuo. Ogni abuso su animali di natura sessuale integra il reato di maltrattamento di animali, osservava l’autore nel suo dossier. Siamo convinti però che, vista la complessità del fenomeno e i vari aspetti che coinvolge, concludeva, sia necessaria un’articolata rivisitazione della questione anche sotto il profilo della tutela penale e una giusta collocazione del precetto in seno al Codice Penale, prevedendo apposite disposizioni da far rispettare con la pena della reclusione e della multa.

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Logo META, Movimento Etico Tutela Animali e Ambiente

Un tentativo è stato fatto durante la XVII Legislatura (Senato Atto 1859) da Monica Cirinnà, insieme con altri parlamentari, con una proposta di modifica al Codice Penale, che non solo proponeva un articolo specifico per il reato di zooerastia e zoopornorafia, ma anche di inasprire le pene previste dagli articoli 544 bis, ter, quater, quinquies e sexies e tutta una serie di aggravanti specifiche introdotte con gli articoli 544 septies e octies, come per esempio se i fatti sono commessi in presenza di minori, con sadismo oppure nell’esercizio di un’attività commerciale. Non solo in Italia, ma anche in altri paesi europei, questo comportamento è vietato dalla legge come maltrattamento e perché contrario al comportamento etologico, come in Belgio, in Francia e anche in Spagna, che adesso però con una nuova normativa sul benessere animale di fatto legalizzerebbe questo comportamento aberrante.

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Leda con il cigno- Galleria Borghese

In buona sostanza, il provvedimento sanziona l’atto – spiega l’associazione META – unicamente se produce una lesione grave all’animale. Proprio per questo il Movimento Etico Tutela Animali e Ambiente META ha lanciato una petizione su Chang.org, come aveva già fatto Giustizia Animalista.

Per firmare la petizione: https://www.change.org/p/fermiamo-la-zooerastia-in-spagna-e-nel-mondo?redirect=false

 

 

Rubrica a cura di Barbara e Cristina Civinini

Colonia felina del castello di Santa Severa https://gliaristogatti.wordpress.com