La Raggi continua a perdere i pezzi

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Sembra non essere nata davvero sotto una buona stella l’amministrazione della sindaca Raggi in Campidoglio.

Dopo dimissioni, passi indietro, polemiche e giri di valzer, è accaduto quello che si paventava da tempo. Ovvero le dimissioni dell’assessore all’ambiente Paola Muraro, indagata dalla magistratura per 5 presunti capi di imputazione, con riferimento all’epoca in cui era consulente di Ama. L’ex assessore sarà ascoltata dai giudici il prossimo 21 dicembre.

“Sono indagata, ma estranea ai fatti – ha detto alla stampa la Muraro – sono tranquilla e convinta di riuscire a dimostrare la mia totale estraneità ai fatti. Tuttavia, per senso di responsabilità istituzionale e per rispetto verso questa amministrazione, ho deciso di dimettermi in attesa di chiarire la mia posizione”.

Le deleghe dell’ex assessore sono state assunte dalla sindaca Raggi,

Come scrive l’agenzia Ansa, sono cinque i capi di imputazione contestati alla dimissionaria assessora all’Ambiente del Comune di Roma Paola Muraro, con riferimento all’epoca in cui era consulente di Ama, nell’invito a comparire inviatole dalla procura di Roma. Violazione dell’articolo 256 comma 4 legge 2006 (reati ambientali) in concorso, a seconda dei singoli casi, con altri quattro responsabili, all’epoca dei fatti, di singoli apparati degli impianti Tmb di Rocca Cencia e di via Salaria, il reato contestato. Per quello di abuso d’ufficio si va verso una richiesta di archiviazione. Nell’invito a comparire per l’interrogatorio del 21 dicembre prossimo, firmato dai procuratori aggiunti Michele Prestipino e Paolo Ielo, nonché dal pm Alberto Galanti, si contesta alla Muraro di aver “operato – si legge nell’avviso di garanzia – una gestione dei rifiuti in violazione delle prescrizioni delle autorizzazioni riguardanti la gestione degli impianti stessi per quanto in particolare concerne le percentuali di trasformazione dei rifiuti in ingresso in CDR, FOS e Scarti di lavorazione per gli anni 2010-2015, distintamente per l’impianto Rocca Cencia e Salario”.  Altre, presunte violazioni, contestate alla Muraro, vertono sulla violazione delle prescrizioni legate allo stoccaggio dei rifiuti prodotti dal processo di trattamento meccanico e biologico dei rifiuti urbani indifferenziati.

L’addio di Muraro arriva dopo le dimissioni dell’ex assessore al Bilancio Marcello Minenna, del capo di gabinetto Carla Raineri, del dg Atac Marco Rettighieri, dell’amministratore unico Armando Brandolese e del neo presidente di Ama Alessandro Solidoro e le turbolenze dei giorni scorsi intorno all’assessorato all’urbanistica di Paolo Berdini.

Fonte Ansa