C’è ancora spazio per un Rx del torace nel sospetto di una malattia cardiovascolari? Resto del parere che per il medico di Medina Generale una semplice radiografia del torace, nelle due proiezione posteroanteriore e laterale, sia utile nel fornire informazioni sia sulle dimensioni ed i contorni del cuore, sia sulla vascolarizzazione polmonare. Saperla leggere non è facile se non si conosce bene l’anatomia del cuore.
Nella foto A troviamo un’illustrazione schematica delle diverse regioni cardiache identificabili all’Rx del torace in proiezioni laterale. Subito sopra il diaframma troviamo, più grande ed accostato al manubrio sternale, il ventricolo sinistro (LV) con subito dietro, il più piccolo atrio sinistro (LA) più vicino alla colonna vertebrale.
Al di sopra del LV si scorge la sagoma del ventricolo destro (RV) da cui parte l’arteria polmonare (PA). Sopra ancora, in cima vediamo una porzione di aorta (Ao), la cui colonna ematica viene spinta dal ventricolo sinistro attraverso l’omonima valvola aortica. Ora è certamente vero che l’ecocardiogramma o la TC del torace ci offrono informazioni di qualità ben superiori.
Purtuttavia ritengo che questo primo e non costoso approccio visivo, alla portata del medico di base, non vada cestinato perché ci può consentire un orientamento diagnostico in molteplici patologie cardiache. Prima di richiedere indagini più costose facciamo di necessità virtù. L’Rx del torace, in proiezioni posteroanteriore, ci consente di valutare un aumento di volume del cuore? Una metodica semplice, se si ha a disposizione una riga, è quella di misurare il massimo diametro trasverso dell’ombra cardiaca che, normalmente, deve essere inferiore della metà del massimo diametro trasverso toracico.
Un modo semplice, utile in prima battuta, ma non sempre veritiero sia per i differenti habitus corporei dei pazienti che per peculiari malattie cardiovascolari. Nella foto B, proiezione posteroanteriore del torace, il rapporto cardiotoracico è inferiore al 50%, dovrebbe non essere ingrossato e invece lo è perché vi è una dilatazione delle cavità cardiache. Lo stesso si può avere nel versamento pericardico o nelle dilatazioni dei grossi vasi . Purtroppo la radiografia del torace ci da una visione solo bidimensionale. Segnalo che, nella foto, le due frecce a destra del cuore indicano la vena cava superiore (SVC) e, al di sotto, l’atrio destro (RA). A sinistra ecco le quattro frecce in sequenza dall’alto in basso: 1) AA (arco aortico; 2) PA (arteria polmonare); 3) RV (ventricolo destro); 4) LV (ventricolo).

Dottor Professor Aldo Ercoli
Specializzato in Cardiologia e Broncopneumatologia e esperto in Malattie Infettive. Cardiologo già docente in Microbiologia ambientali, Medicina Naturale e di formazione dei medici di medicina di base.