Restiamo stupefatti in ordine alle contraddizioni, se si prendono in considerazione le degenerazioni continue dell’attuale PRG, perché si continua nell’approvazione dei “piani integrati” ad edificare, nonostante che il nostro territorio locale sia gravato da impianti nel settore Idrico vetusti, e come risulta su Fonti Aperte del 25.01.2024 è pubblicato che “Arpa Lazio precisa che il depuratore pubblico del Comune di Ladispoli denominato “Torre Flavia” sversa “direttamente nel Mar Tirreno ed è per questo che viene sottoposto a un controllo da parte dell’Arpa Lazio più serrato”.
Difatti, Ladispoli, per la sua situazione geologica si trova tra due fossi e l’ampia fascia costiera dovrebbe garantire, altresì, i c.d. 24 mq di verde pubblico per ogni cittadino così come risulta dal PRG in vigore, art. 77.
Gli standard sono così articolati: verde: 12,5 mq/ab. ( di cui 9 mq/ab. per verde pubblico e 3,5 mq/ab per aree verdi integrate, aree per la sosta e parcheggi piantumati) parcheggi pubblici: almeno 5 mq/ab; istruzione: almeno 4,5 mq/ab; servizi collettivi: almeno 2 mq/ab.
Totale: 24 mq/ab..
Ci chiediamo come mai i c.d. “Organi di Controllo Istituzionali” non incrociano con le loro Banche Dati in uso, effettuando i normali riscontri, facendo emergere le correlazioni di interesse pubblico a tutela dell’ ambiente e dei diritti del comune cittadino a Ladispoli. Quindi, il potenziale sconvolgimento aumenta se si considera che l’unica iniziativa a favore dell’ ambiente è sotto gli occhi di tutti.
I Tre Amici al Bar, Roberto Magri, Raffaele Cavaliere, Diego Corrao, comunicano le seguenti riflessioni sul noto progetto del Bosco al Cerreto di Ladispoli in via delle Mimose. Difatti le note Fonti Aperte, forniscono ampie informazioni al riguardo e veniamo al dunque.
1. In merito al suddetto progetto del marzo 2022, venne individuata l’ area per il progetto de quo, ovvero il quartiere Cerreto, lungo le sponde del fiume Fosso Sanguinara in via delle Mimose. In particolare, risultava che “la nuova cintura verde, con 3.000 piante, consentirà di assorbire fino a 314 tonnellate di CO2 in 20 anni e 2.317 Kg di PM10 all’anno, così come risulta indicato nelle informazioni pubblicate.Inoltre, la sua vicinanza ad un corso d’acqua dolce, tra i benefici ecosistemici del nuovo bosco, consentirà di sviluppare un’importante nicchia ecologica per fauna e avifauna locali”.
2. La scelta delle specie per l’imboschimento è stata effettuata considerando le caratteristiche del suolo e del clima dell’area interessata. Risulta, quindi, sempre da Fonti Aperte, che sono stati messi a dimora
ALBERI:
Roverella, 600
Leccio, 450
Orniello, 450
Acero campestre, 450
Ciliegio, 300
ARBUSTI:
Biancospino, 150
Mirto, 150
Alaterno, 150
Lentisco, 150
Rosa sempreverde, 150.
3. I Tre Amici al Bar evidenziano che dal marzo 2022, sono trascorsi oltre tre anni e la c.d. “altezza delle suddette alberature” è testimoniata dalla foto allegata al presente comunicato stampa.
4. A tal proposito i Tre Amici al Bar evidenziano che dalle Fonti Aperte, risulta:
4.a. nel marzo 2022, un articolo di stampa pubblicato ed intestato “Al quartiere Cerreto un nuovo polmone verde per Ladispoli grazie al progetto arbolia” ove viene indicato, tra l’altro, ..che i primi due anni saranno i tecnici di Arbolia ad occuparsi della manutenzione e dell’innaffiamento”
4.b. nel settembre 2022 un articolo intestato ” Ladispoli,Progetto Arbolia: tutto bene?;
4.c. nel maggio 2024 un articolo intestato “Arbolia: piantine morte, soldi sprecati e incuria”,
e, pertanto, si chiede agli Addetti ai Lavori, ove nulla osti, se le nascenti alberature vengono “innaffiate periodicamente” e se si ogni quante volte mensilmente, tenuto conto anche dell’ estate trascorsa molto calda e umida, in cui l’inaffiamento estivo gioca un ruolo fondamentale per garantire il nascente bosco de quo.
5. Concludendo, i Tre Amici al Bar, evidenziano che durante i mesi caldi, le suddette alberature, necessitano di un apporto idrico adeguato per sostenere la loro crescita e prevenire il c.d. “stress idrico”. La quantità d’acqua necessaria varia in base a diversi fattori, tra cui il tipo di alberatura, il clima, il tipo di suolo e la fase di crescita. È essenziale ed importante, altresì, monitorare sempre attentamente le condizioni del relativo terreno per determinare il giusto equilibrio idrico, evitando sia l’eccesso che la carena d’acqua. Un’ innaffiamento, quindi, ben calibrato a mantenere così le nascenti alberature del bosco de quo, sempre in buona salute.
Pertanto, i Tre Amici al Bar sollecitano le Istituzioni a ripristinare lo Stato di Diritto al servizio del cittadino.
Si rammenta, inoltre, che il Legislatore, per salvaguardare i Cittadini che lavorano nella “Pubblica Amministrazione” e nel settore “Privato”, ha emanato il Decreto Legislativo n.24 del 10.03.2023 (pubblicato in G.U. n.63 del 15.03.2023) – che è entrato in vigore il 30.03.2023 – “Whistleblowing attuativo della Direttiva Europea n.1937/2019.
In sintesi, dal combinato disposto dell’articolo 1 e dell’articolo 2 del citato Dlgs.n.24/2023 si ricava che: “il whistleblower è la persona che segnala, divulga ovvero denuncia all’Autorita’ Giudiziaria o Contabile, violazioni di disposizioni Normative Nazionali o dell’Unione Europea che ledono l’interesse pubblico o dell’ente privato, di cui è venuto a conoscenza in un contesto lavorativo o privato.
Quanto sopra, ai sensi dell’articolo 118, quarto comma, della nostra Costituzione della Repubblica Italiana che recita: “Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”.
Tutto ciò, sempre a difesa della libertà di ognuno, occorre sempre assicurare l’effettività dei diritti civili e sociali, il rispetto delle libertà garantite dalla nostra Costituzione Italiana e della dignità delle persone è sempre la precondizione per la realizzazione di una vera democrazia”.
Roberto Magri, Raffaele Cavaliere, Diego Corrao