Dal 15 marzo a Roma la mostra di Caterina Ciuffetelli e Paolo di Nozzi.
Sabato 15 marzo a Roma presso l’Associazione Culturale Lavatoio Contumaciale, in Piazza Perin del Vaga 4, inaugurazione della mostra Numeri & Carezze, una doppia personale di Caterina Ciuffetelli e Paolo Di Nozzi.
Ideata e curata da Roberto Gramiccia, l’esposizione si colloca all’interno di una location suggestiva, sede dell’Associazione culturale fondata nel 1974 da Tomaso Binga (nome d’arte di Bianca Pucciarelli Menna), in collaborazione con Filiberto Menna celebre critico d’arte, e oggi diretta da Grazia Menna.
La ragione del titolo, solo apparentemente bizzarro, risiede nel desiderio del curatore di portare a sintesi in due parole l’universo di senso entro il quale si colloca e da cui trae linfa l’immaginario creativo di Caterina Ciuffetelli e Paolo Di Nozzi.
Scrive Gramiccia: «Numeri, infatti, è lemma che individua i territori sconfinati della certezza matematica, quella che nella nostra tradizione greca viene fatta risalire ad Archimede ma che ha origini ancora più antiche e provenienza molto più a Oriente rispetto all’area del Mediterraneo e della Magna Grecia.
Quello dei numeri è il mondo che fa riferimento a quella razionalità calcolante che informa di sé, oggi più che mai, il pensiero unico, prono di fronte alle logiche di un universo fatto di fredde cifre, di mercato e di tecnologia.
Carezze invece è parola che allude a una polarità opposta. Quella che si riconduce alle province dell’incertezza amorosa, dell’eros, del sentimento, del coraggio e della tenerezza che reca conforto a quella debolezza che trae origine dalla fragilità umana rassegnata.
Carezze invece è parola che allude a una polarità opposta. Quella che si riconduce alle province dell’incertezza amorosa, dell’eros, del sentimento, del coraggio e della tenerezza che reca conforto a quella debolezza che trae origine dalla fragilità umana rassegnata.
La carezza richiama alla mente il gesto della madre verso il bambino o dell’amante verso l’amata. Simbolo in entrambi i casi di energie primordiali.
Ma sciocco sarebbe pensare che nel pensiero razionale il “cuore” non abbia cittadinanza, come insegnano le attuali neuroscienze».
Le pareti dell’Ex Lavatoio diventano così il teatro di una scena armoniosa, simbolicamente in bilico tra i lavori bidimensionali di Caterina Ciuffetelli e le tre dimensioni spaziali delle opere di Paolo Di Nozzi.
Le pareti dell’Ex Lavatoio diventano così il teatro di una scena armoniosa, simbolicamente in bilico tra i lavori bidimensionali di Caterina Ciuffetelli e le tre dimensioni spaziali delle opere di Paolo Di Nozzi.
La visione d’insieme restituisce il senso di una compenetrazione di anime e visioni, con la “geometria sentimentale” di Ciuffetelli che dialoga con il “poverismo barocco” di Di Nozzi, nel solco di un percorso all’insegna di una verità misconosciuta: materia e spirito, come razionalità e sentimento, non sono realtà in competizione tra loro ma facce di un’unica medaglia.
L’esposizione sarà visitabile fino a venerdì 4 aprile 2025.
Orari: venerdì e sabato ore 16 – 19.30
Orari: venerdì e sabato ore 16 – 19.30
Altri giorni per appuntamento 335 1364569
Note sugli artisti
Caterina Ciuffetelli
Nata a L’Aquila, vive e lavora a Terni, Umbria.
Frequenta lo studio di Umbro Battaglini, artista esponente del concettualismo e del razionalismo architettonico che ha operato per tutta la seconda metà del Novecento nell’ambito della scultura, dell’architettura e della grafica.
Frequenta lo studio di Umbro Battaglini, artista esponente del concettualismo e del razionalismo architettonico che ha operato per tutta la seconda metà del Novecento nell’ambito della scultura, dell’architettura e della grafica.
L’estetica e l’etica sono presupposti inscindibili del suo agire artistico, tali premesse si articolano in una ricerca di senso attraverso innumerevoli cicli di lavori, tra i quali PRIMARY COLORS, WAVE, SEQUENCE, FOULE, LANGAGE, OGGETTI ED ALTRI RACCONTI, RESIST fino a PRE-HISTORIC, DIAGRAM, MOSAIC, RITAGLIARE LUNGO LA LINEA TRATTEGGIATA.
Nei suoi lavori il rapporto tra materia e segno è strettissimo, sostanziale. Della materia non le interessa la fisicità in quanto tale, piuttosto il tentativo di darle voce, farla “parlare”.
Nei suoi lavori il rapporto tra materia e segno è strettissimo, sostanziale. Della materia non le interessa la fisicità in quanto tale, piuttosto il tentativo di darle voce, farla “parlare”.
Nel 2019 realizza una serie di opere dove l’uso di una scrittura completamente indipendente da un significato semiologico, darà vita al ciclo ASEMIC.
Attualmente in mostra fino al 4 Maggio a Castiglione del Lago (Pg) Palazzo Corgna, con “I libri che tu sei” Rassegna di Libri d’Artista
Paolo di Nozzi
Al centro dell’investigazione e del lavoro di Paolo di Nozzi c’è la materia in tutte le sue forme e varianti. Paolo di Nozzi nasce a Roma dove si laurea in Chimica Industriale presso l’Università La Sapienza, Dal 2012 in poi la ricerca plastica e la realizzazione di opere scultoree diventano la sua occupazione principale. Numerose le sue partecipazioni a mostre e manifestazioni artistiche presso gallerie private ed enti pubblici, tra cui il Macro Asilo e il Macro Testaccio di Roma.
Andrea Macciò