“La gestione dei rifiuti continua ad essere la spada di Damocle nel Lazio”

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Riceviamo e pubblichiamo dal MoVimento 5 Stelle Ladispoli

La gestione dei rifiuti continua ad essere la spada di Damocle della nostra regione. Ancora oggi non abbiamo un piano aggiornato, una direzione né visione politica che possa traghettare dalla situazione attuale, dove non ci sono discariche e gli impianti sembrano non soddisfare le necessità, ad un punto di arrivo e alla soluzione definitiva delle difficoltà. 
Le raccolta differenziata, i principi di recupero, riutilizzo e riparazione dei materiali non solo sono un obbligo di legge, sono concetti e principi oggettivi a cui qualsiasi partito deve attenersi se ha intenzione di salvaguardare l’ambiente ma anche la salute fisica ed economica dei cittadini. È in virtù di questa consapevolezza che i gruppi M5S del quadrante Nord Ovest di Roma sono da anni impegnati nelle lotte ambientali per la questione di Cupinoro, per la questione del biogas al Sasso e per tutte le minacce ambientali che in questi anni abbiamo seguito. 
La recente notizia che l’amministrazione del Comune di Colleferro si sia fatta promotrice della nascita di un consorzio per la gestione dei rifiuti, Minerva, che dovrebbe riunire i comuni limitrofi che, secondo le parole dell’assessore Calamita, “si occuperà di un bel pò di servizi”! Nonostante quel territorio sia martoriato per una gestione poco chiara dei rifiuti dagli anni ‘90, i progetti dichiarati dall’amministrazione di Colleferro, ai quali nei giorni scorsi sono andati a dare manforte esponenti di una importante associazione ambientalista, sono quelli di installare un Trattamento Meccanico Biologico e un impianto Bio-metano con capacità ben superiore al fabbisogno dei territori interessati. Un sito dalle dimensioni e impatto ambientale di un vero e proprio polo industriale, come fu la FIAT per Torino; solo che al posto della fabbrica di automobili, ci saranno miasmi e camion che, notte e giorno, trasporteranno rifiuti chissà da dove. 
I gruppi e i portavoce del quadrante quindi esprimono la loro solidarietà alle associazioni e ai tanti cittadini che combattono affinché questa scellerata moda degli impianti industriali finisca e si arrivi ad una gestione a misura d’uomo e di ambiente. Esprimiamo la nostra vicinanza anche al Sindaco Cozzolino, impegnato a far valere le ragioni di Civitavecchia che subisce l’ampliamento della discarica di Fosso Crepacuore. Lo abbiamo ripetuto e continuiamo a interrogare i cittadini: siamo sicuri che questo modo di gestire i rifiuti sia davvero un vantaggio? E se lo è, a chi vanno i guadagni? Siamo sicuri che noi cittadini, educati e rispettosi delle regole di conferimento, siamo davvero produttori dei rifiuti? Oppure noi cittadini produciamo materiali, e gli impianti producono rifiuti? 
Ed un ultima domanda anche al Comitato Rifiuti Zero del Lago di Bracciano, la partecipazione di un vostro ingegnere a fianco dei monnezzari dell’amministrazione era fatta a titolo personale? Oppure il progetto Consorzio Minerva ha la vostra benedizione? 
Nell’era dei millenials le discariche devono rappresentare una soluzione momentanea di estrema necessità, non una via ancora da percorrere. La gestione deve iniziare con l’allungamento della vita di un oggetto, con il recupero del vetro e con investimenti tangibili, dalla vendita dei materiali, sui territori. Non vogliamo discariche né a Colleferro né a Civitavecchia e Castel Campanile. Vogliamo invece una direzione, una proposta seria e concertata con le società civili, con i cittadini che da anni individuano soluzioni alternative e scientificamente valide. Prendiamo invece le distanze con decisione da chi cerca, in modo speculare, di elogiare un progetto che possa diventare anche un pericoloso modello di business da replicare nella nostra Regione

                                                                                     MoVimento 5 Stelle Ladispoli