LADISPOLI. IN CENTRO ALTRI POSTI CANCELLATI
IL PERCORSO A OSTACOLI CRITICATO DALLE ASSOCIAZIONI
Più che l’idea di una pista ciclabile ciò che non è piaciuto a moltissimi ladispolani è la modalità con cui è stata realizzata. E poi la scelta di ripiegare su alcuni punti quantomeno critici, quindi giudicati pericolosi, non solo quindi per i parcheggi smantellati, decine e decine ulteriori in prossimità della stazione ferroviaria.
E non è poco in una città sempre più ingolfata e caotica. Anche in quest’ultimo periodo i cittadini, ma anche le associazioni, si sono scagliati contro una delle opere oggettivamente più discusse.
Il piano originale è stato modificato (sarebbe dovuto passare per il viale Italia collegando la stazione alla costa) e così Palazzo Falcone ha ripiegato sui quartieri centrali cancellando di colpo i parcheggi. Solo una quarantina sono stati eliminati nell’ultimo tratto della ciclovia in fase di costruzione in direzione dello scalo ferroviario, tra via Rapallo, via Oneglia, via Taranto, via Suor Maria Spinelli e via Bari.
Un iter che, a quanto si apprende in queste ore, non ha ricevuto nemmeno il parere tecnico della Polizia Municipale. Strade bloccate anche l’altra mattina per consentire agli operai di entrare in azione, interi quartieri rivoluzionati, il “tappeto rosso” prolungato di fronte a cancelli, passi carrabili e abitazioni negando la possibilità ad un anziano, ad esempio, di poter trovare posto sotto casa salendo con la spesa.
Sacrificati interi marciapiedi. In via Campi di Torre Flavia la ciclopedonale è stata ricoperta dal bitume e poi riverniciata. Era accaduto tre volte sul circuito di via Venezia. «Una ciclabile – sostiene Giuseppe Fiorini, referente dell’associazione Ladispoli Sostenibile – senza un’idea di mobilità condivisa dalla città. I cantieri si aprono e chiudono su queste piste utilizzabili a mesi alterni. Si spostano o modificano i tracciati a seconda delle convenienze di questa o quella categoria ma ci si dimentica dei luoghi nevralgici sacrificati come scuole e mercato. Non si considerano nemmeno le sacrosante necessità degli abitanti che si vedono passare una ciclabile davanti casa dall’oggi al domani».
Insorge il Pd. «Le ciclabili sono un fatto positivo – parla Crescenzo Paliotta, consigliere dem ed ex sindaco – ma ci vuole molta attenzione quando si decide il percorso. Nella nostra Amministrazione abbiamo realizzato la ciclabile nei giardini di via Claudia, a fianco di via Mantovani fino a Torre Flavia e a via Palo Laziale. Il progetto della pista che sta realizzando questa amministrazione non è stato mai portato in discussione in nessuna commissione e in consiglio Comunale. Nel percorso che stanno realizzando ci sono già stati molti errori. L’ultimo, fatto forse volutamente e per spregio, è stato quello di far passare la pista sugli spazi dei produttori agricoli del mercato giornaliero».
Il nodo mercato. Intanto c’è da dire che il tracciato della pista è passato anche all’interno del mercato ortofrutticolo di via Ancona. A proposito, molto si è parlato di un possibile trasferimento dei banchi in via Sironi ma sul tavolo ci sono da considerare duemila firme dei cittadini contrari al progetto.
La “fumata bianca” dei commercianti non è ancora arrivata. Il sindaco, Alessandro Grando, attende una risposta per far partire l’iter urbanistico, con il progetto che sarebbe pronto in via Sironi, davanti agli uffici della posta, con 150 parcheggi per i clienti. In più sarebbe al coperto, a differenza di quello attuale che lascerebbe il posto a un centinaio di stalli a raso per le auto. Il piano sarebbe figlio di un accordo con un imprenditore che in cambio avrebbe cubatura disponibile per iniziative private.
Invece i titolari delle varie attività, circa una ventina, hanno preso tempo. Non tutti sarebbero convinti insomma del cambiamento e poi forse le pressioni dei residenti in queste settimane hanno comunque influenzato la scelta, o quantomeno l’hanno rallentata. In pochi hanno voglia di parlare anche se la maggior parte dei gestori è d’accordo con il trasloco in un’area decentrata, con la possibilità di maggiori parcheggi e di accaparrarsi ulteriori clienti, magari quelli della posta.