Inno di MAMELI: il 10 dicembre 1847 la prima esecuzione de “Il Canto degli italiani”

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di Pamela Stracci

Chi non conosce l’inno di Mameli? Chi non ha mai fischiettato o cantato questo componimento che ha unito e unisce gli italiani in ogni angolo del paese magari all’inizio di una partita di calcio, oppure durate la premiazione di una medaglia d’oro olimpica? Parliamo proprio di “Fratelli d’Italia”, inno simbolo del Risorgimento Italiano. Il giovanissimo genovese Goffredo Mameli compose questo testo nel 1847 intitolandolo “L’inno degli Italiani”, musicato dal compositore Michele Novaro anch’esso patriota genovese. Michele che aveva composto già musiche per altri canti e inni patriottici per la causa del Risorgimento italiano, venne così rapito dalle parole della poesia di Goffredo che non riuscì ad adattare alcuna composizione già pronta degna di dare enfasi al testo e risvegliare i cuori. Creò così la musica splendida che tutti conosciamo ad oc: “Mi posi al cembalo, coi versi di Goffredo sul leggio, e strimpellavo, assassinavo colle dita convulse quel povero strumento, sempre cogli occhi all’inno, mettendo giù frasi melodiche, l’una sull’altra, ma lungi le mille miglia dall’idea che potessero adattarsi a quelle parole.”. Soltanto qualche tempo dopo la composizione prenderà il titolo della prima strofa dell’opera ovvero “Fratelli d’Italia”. Nel leggere i versi del canto colpisce sicuramente il profondo sentimento che Mameli vuol trasferire al popolo, una passione per la patria che ha prodotto in questo ragazzo di soli vent’anni parole non banali sostenute da sentimenti di speranza e di forza per una Italia che di lì a poco sarebbe insorta nei moti del 1848 e nella prima guerra d’indipendenza. Mameli morì a soli 22 anni per una ferita infetta che si era procurato durante l’assedio di Roma ma ha lasciato in eredità al popolo italiano l’inno più bello tra tutti.

Nel corso degli anni è stato più volte oggetto di dibattito l’opportunità di mantenere il componimento come inno ufficiale della nostra nazione. Questa meravigliosa poesia musicata viene definitivamente dichiarata inno nazionale italiano solo nel 2017, approvata all’unanimità dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera.

Il brano venne eseguito per la prima volta il 10 dicembre 1847 a Genova dalla Filarmonica di Sestrese alla presenza di oltre 30.000 patrioti e per l’occasione molte tipografie genovesi stamparono e distribuirono ai presenti il testo di Mameli.03