IN MEMORIA DI FERDINANDO IMPOSIMATO

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Un uomo di grande coerenza, correttezza, lungimiranza: un esempio per tutti.

Lunedì 11 aprile alla presenza della moglie Annamaria Imposimato e della figlia Chiara si è tenuta la prima edizione del Premio Ferdinando Imposimato, evento organizzato dalla famiglia del giudice in collaborazione con le associazioni Non solo Chiara Onlus, Comitato per la Legalità e l’Anticorruzione OdV e AGI.

Ferdinando Imposimato
La Vestale Velata, il “Premio Speciale Ferdinando Imposimato” a Francesca Toto

Location, la Sala Protomoteca in Campidoglio dove il costituzionalista Paolo Maddalena ha consegnato il premio “Speciale” all’assistente del giudice, nostra concittadina, Francesca Toto, mentre Andrea Cinquegrani, direttore del mensile d’inchiesta “La Voce delle Voci” al quale ha consegna il premio Anna Maria Imposimato, nel suo intervento ha sottolineato come la ricerca della verità non si debba fermare, e come in questi momenti drammatici per l’umanità si avverta maggiormente il vuoto lasciato dall’uomo Ferdinando Imposimato, che per tutta la vita ha coltivato, nel senso più profondo e autentico del termine, la Giustizia.
Concetto approfondito dalla moglie Annamaria, che nel racconto degli anni trascorsi al suo fianco, delle limitazioni accettate in virtù dei principi di giustizia e legalità radicati in loro, ha permesso di comprendere, a chi non ha avuto l’opportunità di conoscerlo, l’uomo a cui è stata conferita la medaglia d’oro intitolata a Carlo Alberto Dalla Chiesa per “aver reso servizi eccezionali alle istituzioni del Paese: ha rigettato e superato con forza ogni tentativo di minaccia e intimorimento, ed ha voluto restare sui suoi difficili processi anche dopo che gli hanno ucciso il fratello”.
“Sono molto felice di consegnare il Premio Ferdinando Imposimato a Andrea Cinquegrani. Mai come in questo periodo è evidente l’importanza del giornalismo, la Voce delle Voci ospitò Ferdinando con 120 articoli, articoli forti, che quindi non avrebbero trovato asilo in nessun altro giornale. Lo ringrazio per questa ospitalità data a mio marito perché era ben felice di esprimersi e sostenere la legalità anche attraverso le pagine di un giornale”, conclude.

Dal discorso di Andrea Cinquegrani – “Abbiamo scritto decine e decine di articoli sul caso Moro, di cui Ferdinando si è occupato come giudice istruttore e poi come autore, nel 2007, di ‘Doveva Morire’, firmato con Sandro Provvisionato. Un libro imperdibile, profetico, attualissimo oggi più che mai: perché indica la pista che lo ‘Stato’ non ha voluto vedere, ossia il pieno coinvolgimento degli USA nell’aver favorito quel tragico esito finale. Ferdinando, per primo, ha parlato con Steve Pieczenick, l’inviato speciale della CIA per ‘indirizzare’ il ‘Comitato di crisi’ composto da 11 piduisti su 12. Così come danno certo anche oggi fastidio le rivelazioni di Ferdinando sull’11 settembre. Venne incaricato, infatti, dalla ‘Corte dell’Aja per i crimini contro l’umanità’ a redigere un rapporto sul ruolo svolto da alcuni personaggi quanto meno opachi, come Mohamed Atta, il capo commando per l’attacco alle Torri Gemelle. Ricordo tutto l’impegno che profuse in quella difficile, minuziosa ricerca. Mio fratello ed io, con entusiasmo, gli demmo una mano per tradurre una valanga di documenti in inglese. Ne venne fuori un rapporto denso di fatti e analisi. Emergeva il pieno coinvolgimento, guarda caso, ancora una volta della CIA, ma anche dell’FBI, che tutto sapevano su Atta e non lo hanno fermato”.

Paolo Maddalena consegna il premio alla Presidente Francesca Toto – Comitato per la Legalità e l’Anticorruzione OdV

Il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro, una delle pagine più drammatiche della storia italiana raccontata a teatro da Ulderico Pesce nel 2015, spettacolo scritto in collaborazione con Ferdinando Imposimato, l’attore presente alla cerimonia, il 14 aprile è a Torino con il lavoro su Rocco Scotellaro e Carlo Levi.