Il ricercatore storico Gianfranco Giulivi presenta i suoi due saggi

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Venerdi 11 ottobre alle ore 18 al Caffè Libreria Il Rifugio degli Elfi.

Seconda Guerra Mondiale

La presentazione di due libri del ricercatore storico Gianfranco Giulivi, “Potevamo vincere! Se solo l’avessimo voluto” Book Sprint Edizioni e “I responsabili della sconfitta” Fergen Editore. Dialogheranno con l’autore la giornalista Barbara Pignataro e il giornalista editore Dott. Federico Gennaccari.

Potevamo vincere! Se solo l’avessimo voluto”: Quali sono i motivi per cui l’Italia non ha vinto la guerra? È stata solo incompetenza e cecità nei vertici militari o c’è stato altro? Perché l’Italia ha dichiarato guerra, senza, in realtà, attaccare mai?
Saggio in chiave storico-militare–politica e non “ideologico-politica” molto dettagliato, che affronta i diversi aspetti della Seconda Guerra Mondiale, analizzando i fattori che hanno portato l’Italia, da potenziale vincitrice, a sconfitta. In un crescendo di dettagli, elementi storici e ricostruzioni concrete delle principali battaglie, questo libro porta alla luce verità nascoste.
“I responsabili della sconfitta”: saggio che prosegue la ricerca sugli effettivi responsabili – militari e politici – della sconfitta italiana del 1940-’43 e su quelle che potevano essere le possibilità alternative per l’Italia nella Seconda guerra mondiale (ricerca iniziata nel 2020, con l’altro saggio “Potevamo vincere! Se solo l’avessimo voluto”, esamina attentamente la storia militare italiana della Seconda Guerra Mondiale per raccontare tutti coloro che hanno avuto responsabilità per la preparazione insufficiente di Esercito, Marina e Aeronautica e il mancato coordinamento tra le armi; per i clamorosi errori di strategia e di tattica e tutto quello che ha portato l’Italia a perdere la guerra e centinaia di migliaia di militari a sacrificare eroicamente la propria vita.
Il maggiore indiziato è Pietro Badoglio, Capo di Stato Maggiore Generale dal 1925 al 1940 (per lui gli inglesi hanno coniato il verbo “to badogliate” ovvero tradire scioccamente), e con lui tutti i vertici militari, ma anche Mussolini per non aver vigilato sul rispetto delle proprie disposizioni, per non aver rimosso tempestivamente i sospetti “incapaci” e aver avallato alcune nomine. Quasi 40 personaggi di cui vengono riportate dettagliatamente decisioni e comportamenti, filtrati anche attraverso le citazioni di oltre 70 libri di storici italiani e stranieri.
Gianfranco Giulivi nato a Roma sin da bambino, era attratto dalla Geografia e dalla Storia romana. Nel 1955 si esaltò per le gesta dei soldati italiani, vedendo al cinema il film del regista Duilio Colletti “Divisione Folgore”, anche perché suo padre era un militare di carriera ed aveva uno zio disperso in Libia. Sin da quel momento, ma specialmente dall’ottobre 1956, cominciò ad interessarsi di Storia moderna (e di politica), a seguito della dura repressione sovietica della Rivolta ungherese e la contemporanea crisi di Suez, ove gli anglo-franco-israeliani occuparono militarmente il Sinai ed il canale, in precedenza nazionalizzato dal Presidente dell’Egitto Nasser.
La prepotenza di questi quattro stati, sul territorio nazionale dei due soccombenti, gli fece capire come gli stati militarmente potenti risolvevano a loro favore le problematiche internazionali e quindi cominciò a comprare libri e riviste a Porta Portese per cercare di capire le motivazioni che avevano condotto suo padre e suo zio, disperso, a combattere una guerra che l’Italia aveva perduto.
Ha coltivato pertanto, da allora, la ricerca storica, pur occupandosi lavorativamente di tutt’altro: è infatti ragioniere, revisore legale dei conti e ha lavorato per circa 30 anni in ALITALIA s.p.a. come responsabile di alcuni uffici del Controllo di Gestione in varie Direzioni/Divisioni dell’Azienda. Uscito dalla stessa, ha lavorato nel campo amministrativo come libero professionista. È, da gennaio 2019, definitivamente in pensione. L’Autore, cavaliere dell’Ordine Civile di Savoia, membro dell’INGORTP, svolge volontariamente nel corso dell’anno alcuni turni di guardia alle Reali Tombe nel Pantheon di Roma, nella sua qualità di Guardia d’Onore scelta.
Per info 069943140
Modalità di partecipazione: INGRESSO GRATUITO – POSTI LIMITATI