Dolcenera incanta la folla a Ladispoli e racconta al nostro giornale l’impegno per l’ambiente, il prossimo disco in uscita ad ottobre e l’imminente tour
di Fabio Picchioni
Ha fatto ballare migliaia di persone in piazza Rossellini a Ladispoli al suono delle sue canzoni più famose. Dolcenera, all’anagrafe Emanuela Trane, pugliese doc, è stata la ciliegina sulla torta delle manifestazioni estive a Ladispoli, la sua performance sul palcoscenico ha confermato come sia una delle cantautrici italiane di maggior successo. Una artista che ha bruciato le tappe, nel 2002 vinse il programma Destinazione Sanremo, premio che gli permise di partecipare al Festival un anno dopo dove si impose nella categoria Proposte con il brano Siamo tutti là fuori. Due anni più tardi, vinse la seconda edizione di Music Farm, talent show il cui cast si componeva di partecipanti già affermati nel mondo della musica. A Ladispoli Dolcenera ha proposto i maggiori successi dei suoi sei album che gli hanno peraltro permesso di vincere dischi d’oro e di platino. Al Festival di Sanremo l’artista salentina ha sempre ottenuto ottimi risultati, nel 2003 vinse anche il Premio Sala Stampa Radio TV, nel 2006 con il brano Com’è straordinaria la vita conquistò il podio nella categoria Donne piazzandosi al secondo posto, nel 2012 con la canzone Ci vediamo a casa, che risultò il brano sanremese di maggior successo radiofonico, e nel 2016 con la traccia Ora o mai più. Il grande pubblico la ricorda anche per essere stata tre anni fa coach della quarta edizione del talent show The Voice of Italy. L’abbiamo intervistata a Ladispoli subito dopo il grande successo ottenuto col suo concerto che rappresentava l’epilogo più significativo delle manifestazioni estive.
Perché il nome d’arte Dolcenera?
“Come ho avuto modo di dire varie volte, tutto nasce dal mio forte senso di responsabilità e di essere razionale, essendo nel contempo anche molto istintiva. Dolcenera riesce a rispecchiare bene questo dualismo caratteriale e musicale. Quando ho ascoltato l’album Anime salve, sono rimasta folgorata dalla canzone Dolcenera. Non avevo la pretesa di avvicinarmi al mondo, alla poesia irraggiungibile di Fabrizio De André, ma usando questo nome volevo rendere un piccolo omaggio a un grande poeta”.
Non ti fermi mai, dopo questa tourneè estiva sarai di nuovo sul mercato discografico?
“Confermo, ad ottobre uscirà il mio nuovo album e sarò impegnata in un tour che toccherà molti teatri italiani. Spero che al pubblico piacerà questa mia ultima fatica. Annuncio subito che non è in programma una mia partecipazione al prossimo Festival di Sanremo. Fermo restando che non si sa mai”.
Da alcune settimane sei una delle protagoniste dell’estate con il singolo Amaremare, un cosiddetto tormentone di grande successo. Come nasce questo brano?
“E’ una canzone nata da un progetto artistico in collaborazione con Greenpeace, rappresentando la colonna sonora del progetto ambientale Plastic Radar, di cui sono testimonial. Tutto nacque per rilanciare il delicato tema della salvaguardia del mare, fui molto colpita da un video sul web che metteva in risalto la tragedia della plastica che sta avvelenando il mare. Peraltro col mare, da buona pugliese, ho sempre avuto un rapporto molto stretto, frequento in estate la stessa spiaggia da quando avevo sei anni. Amo il mare e sono stata felice di esibirmi in una città di mare famosa come Ladispoli, alle porte della capitale”.