I batteri attaccano le piante. A Cerveteri produzione d’olio al ribasso: perdite per il 60%

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Gli agricoltori confermano la crisi dovuta anche al gran caldo e alle piogge scarse.

Il caldo e i batteri: i nemici degli olivi. E si stima, a Cerveteri ma anche nelle altre località limitrofe come Ladispoli e Santa Marinella, un calo della produzione dell’olio persino superiore al 50% rispetto all’annata passata. Gli olivicoltori erano già in ansia subito dopo la stagione estiva e temono una drastica riduzione di lavoro nei frantoi nelle campagne. L’avversità che fa più paura è, appunto, la mosca dell’olivo, un insetto dannoso che vive e si sviluppa sulle piante, trascorre l’inverno prevalentemente allo stadio di pupa nel terreno. In primavera, poi, sfarfallano gli adulti; ogni femmina depone solitamente un solo uovo in ogni oliva e può arrivare ad infestarne alcune centinaia. Le larve si nutrono della polpa, scavando una sorta di tunnel che danneggiano il frutto e incidono ovviamente sulla riduzione della resa. Le aziende locali confermano questo trend al ribasso. Alla cooperativa di Ceri, nata più di 70 anni fa, non si era mai vista una situazione del genere. Il che, chiaramente, avrà una ripercussione su tutto il comparto e sulla vendita di attrezzature per la produzione.
«Senza dubbio è una stagione molto complicata – spiega Raffaella Chiocci, presidente della cooperativa – perché mai, negli ultimi 20 anni, la nostra realtà ha dovuto affrontare una partita così difficile. Non avremo il 70% dei conferitori, sarà una grande perdita. Il problema investe l’indotto: dal lavoro stagionale alla vendita di taniche e materiale per la raccolta e l’imbottigliamento».
Rebus anche sul prezzo al litro. Se ne produrrà poco, infatti, chi solitamente lo vendeva, non lo avrà a sufficienza per l’autoconsumo. «Riguardo al costo si potrebbe aggirare intorno ai 13 euro litro, un po’ come lo scorso anno – rassicura Chiocci – almeno ci consoleremo con la Festa dell’Olio Nuovo che a Cerveteri è stata comunque confermata per i primi di dicembre». Persino i politici a Cerveteri lanciano l’allarme. «Lo dico oltre che da amministratore, anche da agricoltore – sostiene il vicesindaco e assessore alle Politiche agricole di Cerveteri, Riccardo Ferri – . Purtroppo è una stagione dura, il clima effettivamente non ha aiutato la categoria. Le temperature alte di agosto e le poche piogge, hanno favorito l’avanzare degli insetti che, di conseguenza, hanno danneggiato il frutto. Il problema ci interessa molto da vicino, si calcola che perderemo oltre il 60% di olio facendo un confronto con lo scorso anno. Un colpo duro che dipende da fattori esterni alla volontà dei produttori che ci mettono sempre impegno».
Intanto il Comune ha lanciato l’avviso pubblico per la concessione temporanea gratuita di piante di proprietà pubblica finalizzata alla raccolta delle olive per la stagione 2025. Il frutto della raccolta è destinato solo ed esclusivamente al consumo personale e non può essere commercializzato.
Le piante localizzate sono di fronte al cimitero vecchio di via Rosati, ovvero il parcheggio del Granarone, al Parco della Legnara, lungo la via Settevene Palo davanti la scuola Giovanni Cena e in via Fontana Morella, angolo via Martiri delle Foibe. Si punta almeno alla Festa dell’Olio Nuovo che dovrebbe svolgersi nella prima settimana di dicembre.